La Nuova Sardegna

Sport

«Torno alla Dinamo? Voglio garanzie» 

di Mario Carta
«Torno alla Dinamo? Voglio garanzie» 

Il play sassarese ha riportato la Virtus al top, ora deve rientrare ma prima vuole parlare del suo ruolo con la società

21 giugno 2017
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Sassari arriva nella serie A di basket. La Dinamo c’era già, ora la raggiunge un sassarese doc come Marco Spissu, che ha riportato nella massima serie la Virtus Bologna e lo ha fatto da protagonista. 3-0 a Trieste nella serie finale dei playoff, 3-0 secco con la perla della vittoria esterna decisiva lunedì sera su un campo fino ad allora inviolato: 22 vittorie di fila con 8/8 nei playoff.

La Dinamo, che detiene il cartellino del play col quale ha ancora due anni di contratto, lo aspetta a braccia aperte. Lui però, pur gasatissimo per il trionfo in una città cestisticamente special come Bologna, frena. Prima di pronunciarsi, vuole capire. «Devo vedere, devo parlare con la Dinamo e con Bologna – spiega Spissu –, bisogna capire quale ruolo avrei a Sassari», in una squadra zeppa di esterni. Quale spazio troverebbe la nuova stellina del basket nazionale?

A Bologna il suo ruolo è sicuro: il presidente Bucci lo ha già straconfermato, e per i tifosi è un idolo. Lunedì ha spiegato perché: è stato lui a decidere il match di Trieste. Prima con la sua regia, quindi nel finale punto a punto con la decisiva tripla del 70-66 a 1’26” dalla fine. Il pallone del trionfo, quello che sta facendo impazzire la parte Vnera di Basket city, lo ha afferrato Marco e non lo ha mollato più. Durante la premiazione, negli spogliatoi, durante la cena, nel corso della lunghissima, pazza notte di festeggiamenti.

«L’ho lasciato sul pullman, ma è mio – ha riso ieri il numero zero di Bologna –. Ho dormito solo un’oretta, siamo rientrati a Bologna e ho riposato un po’, prima della festa». Festa sul pullman scoperto, festa in Piazza Grande.

Le sue prime parole, a caldo, sono state spese per ringraziare la famiglia e gli amici, e per esprimere una gioia infinita. «Sono orgoglioso – ha aggiunto ieri sera –, per un grande risultato, e lo sono ancora di più perché l’ho ottenuto in una città speciale come Bologna».

Il padre, apprezzato coach sassarese e uomo di basket a tutto campo, la prima persona che ha chiamato. “Felicissimo – ha sorriso ieri Francesco Spissu –, sono stato a Bologna per le prime due e per scaramanzia... ma ci ha fatto questa bellissima sorpresa». Si gode il successo anche un’altra sassarese, Nunzia Serradimigni, azzurra e olimpionica del basket: è stata lei da coach a costruire le basi di un ancora giovanissimo Spissu, che di strada ne ha fatta. Tavoni Sassari, Bari, Casalpusterlengo, Reggio Calabria, Derthona e da due stagioni Bologna sponda Virtus, dove quest’anno ha vinto Coppa Italia (Mvp) e campionato. Un giro d’Italia che ora lo riporterà a casa, alla casella di partenza della Dinamo. Il presidente della società biancoblù Stefano Sardara subito dopo il successo gli ha twittato le sue congratulazioni: «Ora ti aspetto a Sassari». E ieri lo ha confermato: «Torna, torna. L’ho detto in tutte le salse, Marco rientra perché è giocatore da serie A e torna per giocare, non per stare in panchina». Con l’attuale abbondanza di esterni in casa biancoblù il candidato a fargli posto è D’Ercole, che potrebbe cedere alla corte di Brescia. Per Lollo 11’ di media nell’ultima stagione. E per Spissu, da rookie e con una vetrina europea? Marco non guarda i propri minuti, ma l’insieme. Non un capriccio né una pretesa, ma la matura necessità di affrontare lucidamente e in piena consapevolezza un momento chiave della sua carriera. Prima di dire di sì alla Dinamo, vuole parlarne. «Ho bisogno di confrontarmi – conclude schietto il sassarese–, di chiarire quale sarebbe il mio ruolo, nell’eventualità». Spissu torna alla Dinamo? Forse.

In Primo Piano
La mappa

Sardegna 15esima tra le regioni per reddito imponibile, Cagliari la città “più ricca”

Le nostre iniziative