La Nuova Sardegna

OLBIA. “Operazione simpatia”: potrebbe essere chiamata così. Alessandro Marino la chiama “operazione conoscenza”. «La stagione scorsa, per via del ripescaggio che ha ridotto tutti i tempi di azione, non l’abbiamo potuto fare, ma quest’anno l’Olbia si presenterà alla città» dice il presidente dei bianchi.

Anzi, lo sta già facendo: lui sta andando in giro per Olbia per farsi conoscere (meglio) e per far conoscere i piani dell’Olbia. «Siamo stati in un paio di bar - spiega Marino -, quelli frequentati dai tifosi. Abbiamo parlato della stagione scorsa, e io ho spiegato che cosa vogliamo fare per quella che sta per cominciare. Mi sembra il modo migliore per portare l’Olbia tra chi la vive con passione, da sempre. Abbiamo incontrato anche un comitato di quartiere: quello di Isticcadeddu. Ma - assicura Marino - durante l’estate incontreremo anche gli altri. Stiamo pensando di organizzare un campionato di calcio, per i bambini, diviso proprio per quartieri. Un modo per far giocare a calcio anche chi non vuole o non può andare nelle scuole calcio».

Fra gli incontri, anche quello con la Lega Navale: l’Olbia sta allestendo un equipaggio per la regata del 29 luglio con dirigenti e giocatori. Il brand Olbia calcio, dunque, vuole farsi amare e riconoscere ancora di più. «Senza fare pubblicità, muovendoci con serenità» spiega Marino. Per far risaltare l’orgoglio bianco: non c’è solo la partnership con il Cagliari - fondamentale per i fondi - ma anche la ultracentenaria storia dei bianchi da mettere in primo piano nel secondo campionato di serie C (ora sì, si chiama di nuovo così) di fila: quello in cui ci sarà il derby con l’Arzachena e ci saranno ancora le sfide, storiche, con le toscane. Si annuncia un bel campionato: tosto e combattuto. (g.pi.)