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Andrea Mura in balìa dell’Atlantico 

Andrea Mura in balìa dell’Atlantico 

«Vento forza nove e onde di oltre sei metri rendono la barca ingovernabile»

11 giugno 2017
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CAGLIARI. E' diventata ormai un assolo la Ostar per Andrea Mura, che ha bordo dell'Open Felci 50 Vento di Sardegna è sempre al comando della regata oceanica in solitario, salpata da Plymouth, Inghilterra, il 29 maggio scorso per far rotta verso Newport Rhode Island, Stati Uniti. Il vantaggio nei confronti degli altri concorrenti aumenta sempre più nonostante le condizioni meteorologiche siano sempre più difficili, visto che il navigatore cagliaritano si trova in una zona critica dell'oceano Atlantico, sotto il limite dei ghiacci dell'isola di Terranova. Un mare spettrale, caratterizzato da temperature molto fredde con vento fortissimo e onde enormi che superano i sei metri d'altezza. Un mare tempestoso che non ha risparmiato danni a Vento di Sardegna, che già qualche giorno fa aveva subito alcune avarie alla capotta montata in fase di preparazione alla regata per proteggere soprattutto dal freddo e dalle intemperie: «Ieri notte forza nove – racconta Andrea Mura nel suo diario di bordo –. Ho subito danni lievi ma anche il rischio di perdere la barca. Ora ancora onde di oltre 6 metri. Navigo lento con la sola randa in attesa che il mare cali. Impossibile navigare. Vento sino a 47 nodi incessanti – aggiunge Mura –. Più volte la barca è scomparsa sotto i frangenti. Per poi riemergere come un sommergibile. Sempre sdraiata in acqua. Ingovernabile. In balia degli elementi».

Sembra tuttavia che il vento voglia mettere giudizio, così come il mare: Andrea Mura si è così spinto verso terra in assetto conservativo ma la rotta verso il traguardo di Newport è sempre controvento e pertanto ci sarà ancora da lottare contro le tempeste. Lo skipper sardo, soprannominato in Francia come "Le sarde", conosce bene gli imprevisti e i rischi della Ostar, che ha vinto nel 2013 giungendo al traguardo dopo 17 giorni e 11 ore di navigazione. Il suo obiettivo è superare indenne le avversità cercando di limitare avarie e problematiche che potrebbero rallentare la rotta verso il traguardo.

Andrea Mura continua a resistere, facendo con freddezza la sua tattica accumulando miglia su miglia nell'Oceano che una settimana fa ha eliminato dalla regata alcuni navigatori illustri come il polacco Andrzej Kopytko, il francese Christophe Dietsch e il portoghese Ricardo Diniz, quest'ultimo l'avversario che Mura temeva di più.

Sergio Casano

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