Atletica leggera, 200 metri da favola: Tortu strappa il pass per Londra
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Filippo Tortu, 19 anniAl Golden Gala il velocista sardo-milanese entusiasmo il pubblico dello stadio Olimpico con un tempo di 20’’34
09 giugno 2017
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ROMA. Nel meeting intitolato all'eterno Pietro Mennea, la velocità azzurra scopre finalmente di avere un giovane con cui poter tornare a sognare. Filippo Tortu stacca il pass per il Mondiale a Londra, grazie al tempo registrato al Golden Gala di Roma sui 200 metri.
Il giovane sardo-milanese ha entusiasmato il pubblico dello stadio Olimpico, fermando il cronometro sul 20”34, quarto italiano di sempre, alle spalle di specialisti come De Grasse (20”01), Lemaitre (20”29) e Webb (20”33), i primi due rispettivamente medaglie d'argento e di bronzo a Rio 2016. Il 18enne azzurro ha dato tutto tanto che a fine gara scherzando, ma nemmeno tanto, ha chiesto di potersi sedere per le interviste. «Un pò sono tra le nuvole - ha spiegato - tengo la testa sgombera grazie alla mia famiglia: mia madre lavora e tiene l'ambiente familiare in ordine, mio padre invece mi permette di pensare solo a correre e vivere l'atletica nel modo più sereno possibile». «Contento. Sono così stanco che riesco a dire solo questo: contento». Non ha sentito la pressione, Filippo Tortu: «Sono sincero, no, l’ho vissuta tranquillamente, avevo voglia di correre. Sono partito molto forte, all’uscita della curva ho cercato l’assetto migliore poi ha 30 metri dall’arrivo ho preso una botta, una botta di stanchezza e mi sono detto: alla fine non ci arrivi». Invece è arrivato, dietro solo i medagliati di Rio.
«Ora chiudo le valige, Londra è la certezza che speravo di centrare quest'anno e ottenerla in questo momento mi rende fiducioso per il resto della stagione». Per lui già paragoni importanti: «Essere associati a Mennea e Berruti fa molto piacere. Penso anno per anno, spero non tanto di raggiungerli ma almeno avvicinarmi il più possibile. Vero che non correvo i 200 da due anni ma in allenamento li provo. Ho fatto più o meno il tempo che mi aspettavo, andrò ai mondiali. Obiettivo centrato. E stasera festeggio. La settimana prossima compio 19 anni e vado a cena con amici, famiglia e fidanzata. Da sabato però, sotto a studiare per la maturità».
Il giovane sardo-milanese ha entusiasmato il pubblico dello stadio Olimpico, fermando il cronometro sul 20”34, quarto italiano di sempre, alle spalle di specialisti come De Grasse (20”01), Lemaitre (20”29) e Webb (20”33), i primi due rispettivamente medaglie d'argento e di bronzo a Rio 2016. Il 18enne azzurro ha dato tutto tanto che a fine gara scherzando, ma nemmeno tanto, ha chiesto di potersi sedere per le interviste. «Un pò sono tra le nuvole - ha spiegato - tengo la testa sgombera grazie alla mia famiglia: mia madre lavora e tiene l'ambiente familiare in ordine, mio padre invece mi permette di pensare solo a correre e vivere l'atletica nel modo più sereno possibile». «Contento. Sono così stanco che riesco a dire solo questo: contento». Non ha sentito la pressione, Filippo Tortu: «Sono sincero, no, l’ho vissuta tranquillamente, avevo voglia di correre. Sono partito molto forte, all’uscita della curva ho cercato l’assetto migliore poi ha 30 metri dall’arrivo ho preso una botta, una botta di stanchezza e mi sono detto: alla fine non ci arrivi». Invece è arrivato, dietro solo i medagliati di Rio.
«Ora chiudo le valige, Londra è la certezza che speravo di centrare quest'anno e ottenerla in questo momento mi rende fiducioso per il resto della stagione». Per lui già paragoni importanti: «Essere associati a Mennea e Berruti fa molto piacere. Penso anno per anno, spero non tanto di raggiungerli ma almeno avvicinarmi il più possibile. Vero che non correvo i 200 da due anni ma in allenamento li provo. Ho fatto più o meno il tempo che mi aspettavo, andrò ai mondiali. Obiettivo centrato. E stasera festeggio. La settimana prossima compio 19 anni e vado a cena con amici, famiglia e fidanzata. Da sabato però, sotto a studiare per la maturità».
