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Isola del sole e della polvere ma anche isola dei fuoriclasse 

Isola del sole e della polvere ma anche isola dei fuoriclasse 

Quattordici edizioni del Wrc in Sardegna sulle orme del “Costa Smeralda” Sul podio campionissimi come Loeb, Ogier, Neuville, Latvala, Solberg e Hirvonen

08 giugno 2017
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ALGHERO. Il Rally Italia Sardegna, settima tappa del World Rally Championship della Fia, è inserito nel calendario del campionato mondiale dal 2004. Quella ai nastri di partenza è la quattordicesima edizione della gara da quando ha sostituito lo storico Rally di Sanremo. Da sempre, la casa del Rally Italia Sardegna sono gli sterrati quasi proibitivi della Costa Smeralda e della Gallura, tra montagne granitiche di raro fascino e la bellezza mozzafiato degli strapiombi rocciosi sul mare meraviglioso del Nord Est Sardegna. Per questo storicamente la base del quartier generale, della sala stampa e del parco assistenza è sempre stata Olbia e la vasta area del suo porto industriale.

“Jumping in the dust”, come recita lo slogan che promuove l’evento a livello planetario. Un salto nella polvere, nelle aspre curve tra stradine strette e tortuose, fatte di terra dura e impegnativa. Nel corso degli anni sono diventate dei classici anche le prove nel Logudoro e nel Monte Acuto, in particolare nei monti di Alà dei sardi, Buddusò e Pattada. Una Sardegna interna ma altrettanto affascinante È lì che si affronta la celebre e temuta prova di Monte Lerno con il suo spettacolare “Mickey’s Jump”, considerato uno dei punti più impegnativi di tutte le prove del calendario mondiale.

Dal 2011 al 2015 Rally Italia Sardegna si è spinto sino all’Oristanese, tra il Monte Ghrighine, il Montiferru, il Sinis e la Planargia e in Anglona. Da quando, nel 2014, il grande paddock a cielo aperto si è spostato ad Alghero, sono diventati imperdibili gli appuntamenti di Osilo, Cala Flumini e Argentiera. L’immagine di un pilota in gara, tra la polvere, lo sterrato e uno splendido scorcio di mare, l’anno scorso ha vinto il contest come migliore fotografia di tutto il Wolrd Rally Championship.

La storia della gara sarda racconta che la prima edizione del mondiale targato quattro mori si disputò sugli sterrati galluresi e nuoresi nel 2004. Fu subito uno strepitoso successo sia tra gli appassionati che tra gli addetti ai lavori. Vinse il norvegese Petter Solberg su Subaru Impreza Wrx. Nel 2005 la gara fu vinta da Sébastien Loeb su Citroen Xsara, la stessa auto con cui si aggiudicò anche l’edizione del 2006.

Nel 2007 parteciparono 85 equipaggi, 11 dei quali erano sardi. La vittoria andò al finlandese Marcus Gronholm su Ford Focus Wrc davanti al compagno di scuderia Mikko Hirvonen. Quell’anno la Sardegna fu amara per il campionissimo e superfavorito Sébastien Loeb, che uscì di strada alla prova speciale di San Giacomo e fu costretto al ritiro, cedendogli anche la testa della classifica mondiale, per poi riprendersela nelle ultime tappe dell’anno. La vendetta del francese arrivò l’anno dopo. Infatti nel 2008 vinse ancora una volta Loeb su Citroen C4 Wrc. Nel 2009 la prima vittoria di Latvala, mentre l’anno dopo la gara non rientrò tra prove del Wrc. Si corse comunque, e vinse Juho Hanninen.

Nel 2011 Rally Italia Sardegna rientrò tra le dodici tappe mondiali e così nel 2012. Quella del 2011 è stata l’ultima vittoria di Loeb, mentre l’anno dopo gli è succeduto Hirvonen. Dal 2013 al 2015 l’isola è stato il regno incontrastato di un altro francese, Sébastien Ogier. L’anno scorso è arrivato prima Thierry Neuville. I due e Latvala sono i principali candidati alla vittoria di quest’anno.

(g.d.)



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