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A un solo passo dalla D: il Budoni prepara la festa 

A un solo passo dalla D: il Budoni prepara la festa 

Cerbone tiene alta l’attenzione dei suoi ragazzi in vista della sfida col Bozner I galluresi partono dal 3-2 dell’andata ma devono rinunciare a mezza difesa

08 giugno 2017
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BUDONI. Tra il Budoni e la serie D ci sono ancora novanta minuti da giocare per difendere l’importante successo in trasferta conquistato domenica scorsa a Bolzano. La squadra allenata da Raffaele Cerbone, forte del 3-2 (con i gol di Marco Murgia e la doppietta di Marcos Sartor), non deve certamente abbassare la guardia, anche perché gli avversari altotesini del Bozner si presentano in Sardegna con l’obiettivo di ribaltare il risultato della gara di andata. La squadra si sta allenando bene e lo farà sino a sabato mattina, quando ci sarà la rifinitura. Purtroppo per domenica, mister Cerbone non può avere a disposizione mezza difesa, visto che oltre Marco Farris (che sconta la terza e ultima giornata di squalifica), mancheranno anche Simone Varrucciu e Mastio, entrambi diffidati ed entrambi ammoniti nel match giocato a Bolzano.

Dello stato d’animo che ha la squadra a pochi giorni dalla conquista di qualcosa di inimmaginabile a inizio stagione parla il direttore sportivo Renzo Oggianu. «Non abbiamo ancora conquistato niente : ha detto – anche perché loro verranno con l’obiettivo di fare la gara. Se conquistiamo la serie D, sarebbe qualcosa di miracoloso, dopo un’estate in cui si è ripartiti da zero: Devo dire che abbiamo trovato alcuni punti base importanti. Il primo è l’allenatore Raffaele Cerbone che vuole riportare la squadra in serie D, dopo averla persa dodici mesi fa: è un mister che conosce bene e che sa valorizzare soprattutto i giovani, e il settore giovanile, da dove provengono tutti i ragazzi under che quest’anno hanno giocato con la maglia del Budoni. Siamo partiti senza grandi obiettivi. Volevamo riconquistare la serie D entro qualche anno, ma c’è la possibilità che al primo tentativo si riesca. Quest’anno abbiamo affrontato un fior fiore di squadre come Castiadas, Tergu, Uri e Calangianus e nonostante a dicembre abbiamo perso otto giocatori (e ne sono arrivati solo quattro), siamo arrivati a una gara dal grande salto nella quarta serie».

Direttore, lo scorso anno il San Teodoro, partito senza grossi obiettivi è salito in serie D tramite gli spareggi nazionali. Il direttore sportivo è suo fratello più piccolo Edoardo. A distanza di dodici mesi, vuole ripetere quell’impresa? «Sarebbe troppo bello, ci sono tante similitudini con lo scorso anno, sia per lui un anno fa e sia per me in questa stagione si è trattato della prima occasione da direttori sportivi e conquistare il salto di categoria al primo tentativo senza che la società l’aveva messa in preventivo, sarebbe una grande impresa».

Paolo Muggianu

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