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Castelsardo, 2 gol salvezza Lauras, Promozione addio

Castelsardo, 2 gol salvezza Lauras, Promozione addio

Una partita nervosa, combattutissima e condizionata dalle decisioni arbitrali La vittoria dei castellanesi è arrivata dopo trenta minuti di supplementari

22 maggio 2017
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LURAS. Finisce nel modo più crudele la stagione del Lauras e finisce anche la permanenza nel campionato di promozione, per meriti del Castelsardo, per demeriti propri e per demeriti di chi avrebbe dovuto assicurare un andamento regolare alla gara. Quando dopo una stagione intensa, piena di sacrifici, con alti e bassi e con errori che dovranno essere analizzati a freddo dalla società bianconera, vanifichi il sogno di agguantare la salvezza a 300 secondi dal termine della gara, addossare la colpa alla terna arbitrale di una sconfitta che ti porta dritto dritto nella categoria inferiore, parrebbe troppo scontato e puerile. Al netto invece dei meriti dei castellanesi, arrivati in Gallura con il preciso intento di riportare a casa l'unico risultato utile per la permanenza in promozione, al netto di una squadra che ha pagato caro le carenze di un organico ridotto all'osso, specie tra i fuori quota, non si può non sottolineare la direzione di gara del signor Demontis, mal coudiuvato dagli assistenti e protagonista in negativo di una seconda parte di gara, che ha mietiuto 5 espulsioni tra i padroni di casa, 3 giocatori ed i due allenatori. L'espulsione di Roselli e Bagedda, che definire esagerate è un'eufemismo, hanno fatto pendere la bilancia del match dalla parte degli ospiti, che hanno comunque potuto festeggiare il gol promozione solo a otto minuti dalla fine dei supplementari. Gli ospiti beninteso, hanno legittimato la vittoria finale colpendo un palo, impegnando Sanna e sfiorando il gol in più di un'occasione. Ma la partita è durata sino a quando il direttore di gara ha indicato la via delle docce a Bagedda, reo di aver richiesto allo stesso fischietto sassarese una più equa distribuzione dei cartellini, che piovevano come grandine solamente tra Barneschi e compagni. Da quel momento in poi, con due uomini in meno, in campo c'erano da una parte una squadra che cercava con insistenza il gol salvezza e dall'altra nove eroici giocatori, fiaccati dal caldo e dalla stanchezza, che cercavano davanti al proprio pubblico un miracolo sportivo. Il gol di Cherchi a sette minuti dal termine ha posto fino ai sogni bianconeri ed ha spalancato il trionfo sul campo e sugli spalti degli ospiti. La gara, che era stata preceduta dal minuto di raccoglimento per la scomparsa della mamma del presidente rossoblù Prato, si era subito incanalata nei binari giusti per il Lauras, che dopo cinque minuti di gara, era passata in vantaggio con Scotto, bravo a girarsi in area di rigore e a battere Esposito, con un preciso interno sinistro sul palo lontano. La buona vena di Sanna, ottimi alcuni suoi interventi ed un briciolo di fortuna, avevano permesso ai locali di chiudere la prima frazione in vantaggio. La gara di decideva tutta nella seconda frazione di gioco: al 49’ Sanna compiva un miracolo su Serrau e poco dopo Roselli salvava sulla linea un tiro a botta sicura di Carta. Al 59’ era Serrau che indisturbato portava il match in parità. A venti dal termine Demontis, tra lo stupore generale, spediva negli spogliatoi, prima Roselli, il mister Spadavecchia e il suo secondo Scano, tutti per proteste, poi a cinque dal termine finiva anzitempo l'incontro anche Bagedda, sempre per proteste. I trenta minuti dei supplementari erano un vero calvario per giocatori e tifosi sugli spalti. A sette minuti dalla salvezza, Cherchi spegneva i sogni di gloria del Lauras, condannando i bianconeri ad un'amara sconfitta. Sarà dura digerire questa retrocessione e sarà necessario farlo, a mente fredda e con la giusta autocritica. Sarà necessario rifondare il parco giocatori e consolidare un gruppo dirigente, che con pochissimi elementi, non può in eterno tirare sempre la carretta.

Enea Selis

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