La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Dinamo

Basket, nessuna rivoluzione in casa Dinamo Sassari

di Andrea Sini
Basket, nessuna rivoluzione in casa Dinamo Sassari

Giochi aperti per partenze e conferme: diversi giocatori ancora sotto contratto, caccia a elementi di grande atletismo

20 maggio 2017
2 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Tredici giocatori, un’estate davanti e un roster da costruire cercando di evitare nuove rivoluzioni. In vista della ottava stagione di fila nella massima serie, ecco gli scenari legati al futuro dei giocatori che hanno indossato la maglia della Dinamo in questa stagione.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:sport:1.15357015:gele.Finegil.StandardArticle2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/sport/2017/05/18/news/questa-squadra-ci-ha-regalato-un-anno-di-emozioni-1.15357015]]

David Bell. Arrivato a dicembre, è andato a intermittenza. Non ha l’atletismo che serve alla Dinamo e a 36 anni non è considerato funzionale al progetto.

Trevor Lacey. La stella della squadra, sembra insensibile alle sirene russe e i soldi non sono la sua priorità: gli interessa, piuttosto, mettersi in mostra a certi livelli in funzione di una chiamata futura in Nba. A Sassari è stato alla grande, la Dinamo proverà a convincerlo cucendogli la squadra attorno.

Jack Devecchi. A Sassari da 11 stagioni, il capitano è pronto per la dodicesima. A fine 2014 ha rinnovato il contratto sino al 2018 e la sua conferma non è minimamente in discussione.

Lollo D’Ercole. Poco considerato a inizio stagione, ha saputo guadagnarsi minuti grazie a impegno e serietà. Ha un altro anno di contratto e dovrebbe restare.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.15366937:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.15366937:1653435335/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Brian Sacchetti. Le sirene di mercato lo hanno avvicinato a Torino, seguendo la trama di un film in cui anche papà Meo sarebbe approdato sotto la Mole. Ma Brian ha un altro anno di contratto con la Dinamo e, nonostante un cognome considerato “scomodo”, salvo sorprese difficilmente si muoverà.

Tau Lydeka. Un centro statico ma intelligente tatticamente e prezioso per l’impianto di gioco di Pasquini. Se affiancato da un pari ruolo dinamico (uno Shane Lawal, via) potrebbe restare.

Dusko Savanovic. Il manuale del basket in lingua serba compie 34 anni a settembre ed è effettivamente un po’ logoro. Ma come nel caso di Lydeka, se la Dinamo riuscisse a pescare un altro “quattro” molto atletico, la sua presenza, con un minutaggio ridotto, risulterebbe preziosa.

Josh Carter. Un rendimento nettamente al di sotto delle attese, nettamente sproporzionato rispetto al suo ingaggio. A quelle cifre si trova ben altro.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.15366944:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.15366944:1653435335/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Rok Stipcevic. In scadenza di contratto ma con un’opzione per il rinnovo. Quest’anno gli è stato chiesto e ha fatto molto di più di quanto preventivato. Gode dell’assoluta fiducia di Pasquini.

Gani Lawal. Ha fisico e atletismo ma nella sua carriera non ha mai avuto continuità. Saluterà.

Diego Monaldi. Cerca – e merita – una piazza in cui trovare spazio. È ai saluti.

David Lighty. Il classico tuttofare che piace a Pasquini, ma gli manca il tiro da fuori e si è dimostrato discontinuo. In quel ruolo serve qualcosa di più.

Michele Ebeling. Blindato sino al 2020, a 18 anni ha bisogno di giocare per crescere. Potrebbe andare in prestito in B o in A2.

In Primo Piano
Il dossier

Intimidazioni agli amministratori: nell’isola casi aumentati del 20 per cento

di Andrea Massidda
Le nostre iniziative