La piazza si divide tra i catastrofisti e chi si accontenta
SASSARI. The dark side of the moon, la faccia oscura della luna. I social network, canale funzionale alla trasmissione del messaggio, sono veicolo particolare e specchio di emozioni che, all’indomani...
SASSARI. The dark side of the moon, la faccia oscura della luna. I social network, canale funzionale alla trasmissione del messaggio, sono veicolo particolare e specchio di emozioni che, all’indomani di una sconfitta, regalano allo sguardo gioia e dolore di una platea eterogenea, divisa, compatta, passionale. Nessun post sulla pagina ufficiale del presidente Stefano Sardara, che dopo aver incitato i tifosi alla partecipazione nel pre gara3 sceglie la via del silenzio social. Eppure Gabriele commenta a seguiti dell’invito a scatenare l'inferno: «..0-6 nei playoff negli ultimi due anni (entrambi fatti da coach Pasquini), mi sembrano una mazzata che i tifosi non meritano». La rete è questo, un ricettacolo di emozioni a caldo e opinioni che veri o presunti allenatori o dirigenti della palla a spicchi, per passione o frustrazione, riversano online. E se la pagina ufficiale biancoblù esce opportunamente con una slide inneggiante al “Grazie ragazzi”, il popolo della rete mette in campo reazioni differenti, di stima e apprezzamento ad un epilogo amaro ma tendenzialmente congruo.
C’è chi chiede la testa di coach Federico Pasquini (“ci serve un coach tanto per iniziare” scrive Max), e chi come Filippo la butta in filosofia cestistica: “non può andare sempre tutto perfettamente bene! mica siamo il CSKA. Forza Dinamo”. I Grazie di tutto, e a tutti, si sprecano anche se per Mauro la realtà è un’altra: “Ma grazie de che? ci hanno asfaltato e abbiamo giocato molto male”. I giocatori, onore al merito, salutano e ringraziano, come Rok Stipcevic. C’è chi parla di rifondazione, c’è chi – ingiustificatamente – insulta la storia del club e i giocatori che quella storia l’hanno fatta, e scritta. Antonella posta un articolo della Nuova Sardegna targato 1990 (“Esattamente 18 anni fa eravamo messi molto ma molto più male di oggi”), Lalla scrive che “Il carattere della Dinamo è stato quello dato da Manuel Vanuzzo, Brian Sacchetti e Jack Devecchi”. C'è chi chiede la rifondazione. Chi è perplesso. Chi è sgomento e non si capacita. C'è un intera estate per parlarne. Ci sono piazze reali e virtuali per discutere. C'è un campionato da cui ripartire però, e intanto c'è chi chiede al popolo: "Ragazzi ho un sondaggio da fare: per chi guferete in questi playoff? Per chi farete il tifo?". Non per la Dinamo. Almeno sino al prossimo start della corsa.
Giovanni Dessole