La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Dinamo

Playoff scudetto, la Dinamo ci riprova a Trento per il colpo

di Andrea Sini
Playoff scudetto, la Dinamo ci riprova a Trento per il colpo

Dopo il ko di Gara1, stasera la seconda sfida dei quarti

14 maggio 2017
3 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Dimenticare gara1, senza dimenticare Trento e la lezione di venerdì sera. I playoff sono appena iniziati ma la giostra va già a pieno ritmo e stasera si torna a fare sul serio. Alle 20,45 sul parquet del PalaTrento la Dinamo Banco di Sardegna torna in campo per il secondo atto della sfida con la Dolomiti Energia. Persa abbastanza malamente la prima sfida, i sassaresi di Federico Pasquini provano a raddrizzare la serie portando a casa quel punto che sarebbe fondamentale per ribaltare il fattore campo e anche la condizione psicologica.

Dopo la tempesta. In casa biancoblù la convinzione è che le pecche emerse durante la prima sfida siano aggiustabili. Il disastro al tiro (33% complessivo), l’enorme quantità di palle perse (22, 13 nel solo primo tempo) e i troppi secondi tiri concessi (16 rimbalzi offensivi per Sutton e compagni) siano pecche che si possono eliminare con un semplice accorgimento: aumentare l’intensità. Sembra facile, dato che si tratta di una delle armi principali che i sassaresi hanno utilizzato nel girone di ritorno per risalire la classifica e arrivare a poche curve dal traguardo a giocarsi addirittura il secondo posto. Ma da un paio di settimane – e questo è il rovescio della medaglia - a Savanovic e compagni sembra mancare proprio la forza di fare quel passo in più nei momenti cruciali delle partite. È capitato al palazzetto contro Venezia, è successo nuovamente domenica scorsa al PalaMaggiò di Caserta, e lo stesso problema si è ripresentato nella prima sfida contro la Dolomiti Energia.

Nessun cambio. Soltanto questa mattina coach Pasquini comunicherà alla squadra la scelta definitiva per quanto riguarda l’uomo da mandare in tribuna. Ma - al di là delle congetture legate a un possibile turno di riposo da dare a Bell, o Lighty, a beneficio di Carter – sembra proprio che per questa seconda sfida l’uomo destinato a guardare i compagni da fuori sia ancora l’ex giocatore della Mens Sana Siena. Si ripartirà dunque dagli stessi uomini che venerdì hanno difeso abbastanza bene per metà gara (27 punti concessi a Trento nei primi 20’ di gioco) ma hanno avuto grosse difficoltà a mettersi in ritmo in fase offensiva e hanno finito per squagliarsi clamorosamente nel terzo quarto.

Allarme palle perse. A proposito di ritmo, l’aggressività dei giocatori della Dolomiti Energia ha mandato completamente nel pallone gli esterni sassaresi, in grande difficoltà sia nel costruire gioco che nel mettere in ritmo i lunghi, a loro volta (è il caso in particolare di Savanovic) incapaci di garantire la profondità di cui il gioco biancoblù aveva assoluto bisogno. È in particolare su questi accorgimenti che lo staff tecnico ha lavorato durante le riunioni tecnico-tattiche di ieri, mentre nel tardo pomeriggio la squadra è tornata in campo per una seduta di allenamento leggera.

Qui Trento. In casa bianconera la parola d’ordine è restare con i piedi per terra. La convincente vittoria nell’esordio dei playoff ha però messo le ali ai piedi ai trentini. L’unico vero problema di coach Buscaglia è il roster ridotto all’osso a causa degli infortuni. Anche venerdì il coach ha giocato di fatto con 7 uomini, più Lechtaler (in campo per 8 minuti, e i due baby Bernardi e Lovisotto. Un problema che potrebbe pesare nel medio periodo, ma nell’ottica di queste prime sfide non sembra penalizzare la Dolomiti Energia.

La classifica

Parlamentari “assenteisti”, nella top 15 ci sono i sardi Meloni, Licheri e Cappellacci

di Salvatore Santoni
Le nostre iniziative