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Lacey: «Sappiamo cosa bisogna fare»

dall’inviato
Lacey: «Sappiamo cosa bisogna fare»

L’esterno americano è appena rientrato dall’infortunio «Gara1 è alle spalle, serve un passo in più da tutti»

14 maggio 2017
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TRENTO. «Azzerare e ripartire, possibilmente con un migliore rendimento da parte di tutti e un migliore spirito di squadra». In casa Dinamo le dichiarazioni sono da “copia e incolla”, dopo la sconfitta di gara1 la convinzione generale è che il gruppo-Dinamo possa fare molto di più di quanto espresso venerdì sera.

«Non stiamo qui a cercare scuse – dice Trevor Lacey, che venerdì è tornato in campo, partendo dal quintetto base, dopo 40 giorni di assenza per infortunio –. Non abbiamo giocato all’altezza di un impegno così importante. Conosciamo le caratteristiche di Trento, abbiamo preparato il piano partita su certi aspetti e per metà gara l’abbiamo più o meno rispettato. Il terzo quarto però è stato un disastro, e non è una questione di singoli. Tutti abbiamo fatto poco, ci siamo disuniti e abbiamo lasciato che i nostri avversari facessero la loro partita».

Un brutto colpo, dal quale è necessario rialzarsi subito. «I playoff sono questi, si deve guardare soltanto avanti – dice l’ex giocatore della Vuelle Pesaro –. Io sono giovane ma abbiamo tanti giocatori di esperienza: nel senso, la partita dell’altra sera è già da parte, archiviata. L’abbiamo vista e analizzata tutti insieme ma ora siamo proiettati completamente su gara 2. Bisogna giocare con maggiore intensità, evitare di commettere gli stessi errori e cercare di rispettare il piano gara. Ma in testa a tutto c’è l’intensità».

Trevor Lacey ha rimesso piede sul parquet dopo la frattura al metacarpo della mano destra che si era procurato all’indomani della vittoria contro Brindisi, arrivata proprio grazie a un suo canestro sulla sirena. Durante questo mese abbondante di assenza i sassaresi hanno coperto decisamente bene la sua assenza, ma ora – con un calo generale da parte del gruppo – l’apporto dell’ex stella di North Carolina State diventa fondamentale. Come siamo messi? «Sto bene – assicura Lacey –, sono stato fuori a lungo ma non sono praticamente mai stato fermo. E non devo cercare scuse per il fatto che era la mia partita di rientro. Sono il primo che deve giocare meglio, devo ritrovare l’intensità giusta, devo cercare di mettere qualcosa in più a livello agonistico. Ma non sono preoccupato: nello spogliatoio l’altra sera eravamo tutto tranne che abbattuti. Sappiamo cosa ci è mancato e sappiamo da dove ricominciare. Ci faremo trovare pronti». (a.si.)

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