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Basket, adesso si fa sul serio: buon viaggio Dinamo

di Andrea Sini
Basket, adesso si fa sul serio: buon viaggio Dinamo

Oggi gara1 dei quarti in casa della Dolomiti Energia Trento (20.45, diretta Sky)

12 maggio 2017
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SASSARI. La crisi del settimo anno alla fine non c’è stata. Dopo sei partecipazioni consecutive ai playoff, dal 2010-’11 in poi, la Dinamo è pronta a scrivere un altro importante capitolo della sua storia già straordinaria. La rincorsa al sogno dello scudetto riparte dallo stesso parquet dal quale due anni fa i biancoblù mossero i primi passi della lunga cavalcata terminata in maniera trionfale al PalaBigi di Reggio Emilia. Stasera alle 20,45 (diretta Sky) al PalaTrento i ragazzi di coach Federico Pasquini scendono in campo contro la Dolomiti Energia nella prima sfida dei quarti di finale.

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Le insidie. Un confronto molto complicato, con la squadra di Maurizio Buscaglia che è riuscita a mettere la freccia proprio all’ultima curva, sorpassando in classifica il Banco di Sardegna e assicurandosi il vantaggio del fattore campo in questo primo turno. «Servirà la migliore Dinamo», ha avvertito alla vigilia coach Pasquini, preoccupato in particolare del grande impatto fisico dei giocatori di Trento e della loro grande propensione ad andare a conquistarsi secondi tiri grazie ai rimbalzi offensivi. L’Aquila è in effetti la squadra leader del campionato per numero di rimbalzi totali (38,8, mentre la Dinamo è penultima con 33,4), costruendo questo primato in gran parte sulle carambole in attacco: ben 13 a partita, con i sassaresi settimi con 10,1. Ma le cifre a rimbalzo sono soltanto la punta di un iceberg fatto di grande agonismo, pressione difensiva e grande propensione a schiacciare a tutta sul pedale del gas. La Dinamo, come sempre, dovrà cercare di controllare il ritmo e di portare la gara sui propri binari, cercando di evitare i blackout che hanno caratterizzato alcune delle ultime sfide, in particolare quella di domenica al PalaMaggiò di Caserta.

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Infortuni&Acciacchi. Trevor Lacey è pronto a rimettere piede in campo dopo quasi un mese e mezzo: l’infortunio alla mano destra è alle spalle e ora starà alle sensazioni dello staff tecnico decidere se il suo momento è arrivato. David Bell, che ha Caserta aveva accusato un problema alla schiena, è a sua volta a posto, così come Savanovic, in questo momento non al topo dopo essersi fermato per una settimana per fare assorbire l’infiammazione a un ginocchio che lo tormentava da qualche tempo. La sensazione è dunque che Lacey sarà della partita, mentre Josh Carter tornerà ad accomodarsi in tribuna. A proposito di infortuni, a Trento quest’anno non è andata certo bene: appena la scorsa settimana la squadra di Buscaglia ha perso la guardia Riccardo Moraschini, che in allenamento ha riportato la rottura del legamento crociato del ginocchio destro. Lo stesso infortunio che era capitato il 2 aprile a Devyn Marble, nell’infausta gara contro Milano, nella quale i trentini hanno perso per tutta la stagione anche Filippo Baldi Rossi. Tre pedine importanti assenti, dunque, con la società che esattamente un mese fa è corsa ai ripari inserendo nel roster l’ala Shavon Shields.

L’umore. La comitiva biancoblù è arrivata a Trento mercoledì notte e ieri si è allenata in orario di gara al PalaTrento. La brutta sconfitta di Caserta nell’ultima giornata della stagione regolare è alle spalle, ma ora la squadra deve tornare a fare quadrato. «Arriviamo a questo impegno abbastanza bene – ha detto Pasquini –, tolto l’episodio di Caserta abbiamo dimostrato di essere una squadra vera, e chi è più squadra parte avvantaggiato. Siamo qui per giocare leggeri». Leggerezza è dunque la parola d’ordine per i sassaresi, che sanno bene di avere davanti un osso duro. La Dolomiti Energia ha vinto ben 12 delle ultime 15 gare di campionato, ma l’aspetto interessante è che una delle sconfitte è arrivata proprio contro la Dinamo, al termine della gara giocata al PalaTrento ai primi di aprile. Sia quella gara, che a maggior ragione quella dell’andata (vinta ancora dai sassaresi), non vanno comunque prese come oro colato, proprio per le rispettive assenze. E anche perché, come si usa dire nel mondo del basket, con i playoff inizia un altro campionato, completamente diverso da quello giocato nei 7 mesi precedenti. E allora, buon viaggio Dinamo!

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