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Countdown in D: sfida sarda in coda

San Teodoro, Muravera e Torres: 270 minuti di speranza. Mister Gianluca Hervatin fa le carte al campionato

19 aprile 2017
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SASSARI. Meno tre al fischio finale del campionato di serie D. A 270 minuti dalla conclusione della regular season cinque squadre sarde hanno ancora qualcosa da chiedere alla classifica. Anzachena e Nuorese sono in lotta per salto in Lega pro (con gli smeraldini che affrontano la volata in testa) mentre San Teodoro, Muravera e Torres si giocano le residue speranze di salvezza sapendo che una sola potrà far festa. Che finale di stagione ci aspetta? Lo abbiamo chiesto a Gianluca Hervatin, allenatore del Lanusei e osservatore “interessato” di questa coda di torneo. La sua squadra è fuori dai giochi promozione e ha già raggiunto, da tempo, la certezza di giocare in serie D anche nella prossima stagione. Ma la strada del Lanusei incrocerà quella della Nuorese e del Muravera e potrebbe decidere le sorti dei barbaricini e dei sarrabesi.

Mister Hervatin come vede il finale di stagione?

«Lo vedo molto combattuto perchè il calendario sembra essersi divertito a mettere di fronte le prime con le ultime. Ci sarà battaglia ed è davvero difficile fare pronostici».

Cominciamo dalla lotta al vertice. Chi vede favorito?

«E’ una corsa tra Arzachena, Rieti e Monterosi. Direi che hanno le stesse probabilità di farcela. L’Arzachena ha un punto di vantaggio sulle avversarie ma il Rieti ha un organico importante, costruito per vincere il campionato, e il Monterosi ha il calendario più favorevole perchè ha già in cassaforte i tre punti della sfida col Foligno e giocherà le ultime due gare in casa. Monterosi e Rieti possono chiudere con tre vittorie e questo significa che l’Arzachena non può permettersi passi falsi. Il vero ostacolo per i ragazzi di Giorico sarà la trasferta a Nuoro».

Si aspettava di trovare l’Arzachena in testa a tre turni dalla fine?

«L’Arzachena non è una sorpresa. E’ una squadra costruita nel tempo, con un nucleo di giocatori che si conoscono bene e con individualità di grande spessore. Non mi sorprende che si stia giocando la promozione».

Invece in coda...

«Anche in coda la lotta è molto dura. Solo una tra San Teodoro, Muravera e Torres resterà in serie D, le altre andranno a far compagnia a Foligno e Città di Castello».

Chi vede meglio?

«Il San Teodoro ha già la certezza di disputare i playout. Torres e Muravera sono messe peggio. I sassaresi hanno perso una grande occasione domenica pareggiando a Città di Castello. Anche se io sapevo che non sarebbe stato facile andare a vincere in Umbria».

Domenica il Muravera gioca a Rieti e la Torres ospita il Flaminia. E’ l’occasione per il sorpasso.

«Sulla carta sì ma a questo punto è meglio non dare nulla per scontato. Non dimentichiamoci che proprio il Muravera è andato a prendersi un punto all’Aquila».

Il Lanusei diventa l’arbitro sia nella corsa promozione che per la retrocessione.

«E’ vero noi dobbiamo incontrare il Muravera a casa loro e la Nuorese davanti ai nostri tifosi. Ma saremo arbitri imparziali. Se qualcuno si aspetta regali sbaglia. Io scendo in campo per vincere e continuerò a farlo anche nelle ultime tre gare della stagione».

Ma i suoi ragazzi non saranno appagati?

«E’ un rischio e ne abbiamo già parlato oggi alla ripresa degli allenamenti. Voglio vedere la squadra di sempre con la grinta e la voglia che ci ha portato a metà classifica. E’ vero che con la Nuorese e il Muravera abbiamo ottimi rapporti ma questo vale anche per la Torres. E ve lo dice un allenatore che è nato a Porto Torres e che si sente sassarese. Faremo il nostro lavoro fino alla fine».

Un giudizio su Torres, Muravera e San Teodoro.

«La Torres è cambiata molto nel corso della stagione e sta facendo di tutto per tirarsi fuori dai guai. Il Muravera ha un gruppo più stabile e non sembra intenzionato e gettare la spugna. Il San Teodoro non mi ha fatto una bella impressione ma devo dire che quando lo abbiamo incontrato noi stavamo benissimo».

Chiudiamo col suo Lanusei. Siete soddisfatti del campionato?

«Abbiamo disputato una buona stagione e sono contento della squadra. Ho allenato dei ragazzi che credono in quello che fanno e sono stato aiutato da una società seria che sta crescendo anno dopo anno».

Resterà a Lanusei?

«Penso di sì, ma prima bisogna chiudere bene il campionato».(a.l.)

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