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Bell: «I miei 20 punti? La chiave è stata la difesa»

dall’inviato
Bell: «I miei 20 punti? La chiave è stata la difesa»

Carter fa autocritica: «Sono felice di avere fatto più cose buone che danni per la squadra...»

09 aprile 2017
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TRENTO. «Una vittoria preziosa, su un campo in cui difficilmente si passa». Brian Sacchetti esce dagli spogliatoi esausto, dopo 32 minuti ad altissima intensità e una prestazione maiuscola. «Sono due punti pesanti ma guardare la classifica ora ha senso sino a un certo punto», dice l’ala biancoblù prima di salire sul pullman che ieri notte ha portato la squadra a Milano.

«È stata una gara durissima e per questo la vittoria vale tanto – dice David Bell, miglior marcatore della serata con 20 punti –. La mia prestazione? Sono contento di avere dato un buon contributo in fase offensiva, ma la chiave di questa vittoria è assolutamente nella difesa. Trento è una squadra che segna tanto, soprattutto sul proprio campo, e siamo stati bravi a limitarli tantissimo».

Dopo qualche passaggio a vuoto, si può dire che la Dinamo ha ritrovato il nuovo Bell. «Sì, certo, la stagione è fatta di alti e bassi e in effetti non ho attraversato un bel periodo – dice la combo guard americana –, ma non mi sono certamente sentito escluso dal gruppo. In settimana abbiamo perso Trevor Lacey e questa è un’assenza pesante, ma devo dire che chiunque si alzi dalla panchina gioca bene e quindi possiamo stare tranquilli. La classifica? È interessante, conta soltanto il campo e mancano ancora quattro partite. Possiamo divertirci».

Chi ha l’aria di essersi divertito, dopo tante settimane con il muso lungo, è Josh Carter, rientrato nei dodici proprio in seguito all’infortunio di Lacey. «La cosa più importante è avere vinto – dice l’ex giocatore della Montepaschi Siena –. Certo, ho sbagliato qualche tiro aperto che avrei dovuto segnare, ma sono contento per il fatto che per una volta ho fatto più cose positive per la squadra che negative... La stagione sta entrando nel vivo, mi sto impegnando per cercare di essere utile. Anche in questa partita è stata determinante la coesione del gruppo, era un match nervoso e si segnava poco. Ora dobbiamo solo pensare alla prossima, non possiamo permetterci di fermarci qua».

A.Si.

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