La Nuova Sardegna

Sport

La panchina del “Tir” inizia a traballare

Olbia, dopo la decima sconfitta in undici gare non si esclude il ritorno di Mignani. Squadra in ritiro e tifosi in subbuglio

06 aprile 2017
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Simone Tiribocchi rimane l’allenatore dell’Olbia, almeno fino alla nuova sfida salvezza di sabato con il Racing Roma. La sconfitta di martedì per 2-1 sul campo del Prato, che è costata l’aggancio in classifica dei toscani a quota 32 punti, assomiglia tanto a un pugno da ko tecnico per l’allenatore di Fiumicino, che resterà in sella anche per i tempi strettissimi che lo separano dalla partita di sabato contro il fanalino di coda del campionato. Sul “Tir” sembra infatti incombere l’ombra di Michele Mignani, allenatore esonerato dopo la sconfitta casalinga contro la Cremonese, che essendo ancora sotto contratto potrebbe essere richiamato in panchina per tentare un ultimo disperato rush finale ed evitare i playout.

La retrocessione diventa un fantasma sempre più minaccioso per i bianchi, che non hanno fatto ritorno in Sardegna e prepareranno la trasferta di Roma in un ritiro quantomai benvenuto. A Olbia, infatti, la piazza ribolle, con i tifosi che nei social chiedono a gran voce il ritorno di Mignani in panchina a colpi di hashtag #mignaniallenatore. Nella serata di ieri gli ultras della Curva Mare hanno diramato un comunicato stampa contenente un duro attacco nei confronti di Tiribocchi e della società. «È stata messa in panchina una pedina per comodità, una figura priva di ciò che ci serve per riemergere, per riprendere a lottare – si legge nella nota –. Sono rimaste cinque battaglie e noi le vogliamo affrontare con dignità, qualunque sia la conclusione. Vogliamo che a guidarci sia un uomo, una persona che non cerca alibi e scusanti e che per questa piazza ha sempre dimostrato attaccamento e dedizione. Vogliamo lottare con Michele Mignani, pretendiamo sacrificio fino all’ultimo secondo».

Una situazione non semplice, con la decima sconfitta in undici partite, che a Prato ha ricalcato un copione ormai tristemente consueto nelle cronache dei bianchi: vantaggio iniziale, poi due gol fotocopia presi su palle inattive con inspiegabili amnesie difensive. In apertura di ripresa, con la squadra impegnata a recuperare lo svantaggio, l’espulsione di Piredda rimediata per una seconda ammonizione su un fallo a dir poco evitabile ha reso il compito ancora più difficile. In un mare di depressione, le uniche buone notizie sono il ritorno di Pisano dal primo minuto e il recupero di Andrea Cossu per la partita col Racing. Il capitano, dopo allenamenti a singhiozzo, tornerà a disposizione, anche se non avrà i novanta minuti nelle gambe. Per lui è possibile un impiego nel secondo tempo. All’ordine del giorno resta un possibile cambio di modulo, con l’abbandono della difesa a tre, il ritorno del trequartista e un assetto più offensivo in una partita che l’Olbia deve vincere a tutti i costi. In assenza di Piredda, squalificato, potrebbe tornare d’attualità la scelta di Murgia alle spalle delle due punte, con Cossu che subentrerebbe durante la gara.

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative