Dinamo, con Brindisi due punti fondamentali: la corsa playoff ora è in discesa
La seconda vittoria consecutiva per mezzo canestro, dopo quella di Cremona, avvicina i biancoblù alla seconda fase. Sabato un altro spareggio in casa dell’Aquila Trento
SASSARI. Due partite, due punti di scarto, quattro punti complessivi incassati in classifica. Nella settimana che ha segnato l’uscita definitiva dalla Champions, a cavallo della sfida contro Monaco la Dinamo ha ottenuto due vittorie fondamentali al fotofinish che danno ai sassaresi una spinta enorme nello sprint finale verso i playoff.
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A Cremona, una settimana fa, la squadra di coach Federico Pasquini era riuscita ad avere ragione della Vanoli grazie a un incredibile rush finale, con 6 punti recuperati negli ultimi 70 secondi di gioco. Stavolta i biancoblù hanno ripreso la partita per i capelli, dopo avere sciupato un vantaggio di 19 punti (66-47 nelle battute finali del terzo quarto) ed essersi trovati sotto di 3 (73-76) a meno di 3 minuti dalla sirena.
Lo spareggio-playoff contro l’Enel Brindisi è finito nel modo più crudele, folle ed esaltante possibile. Una partita bellissima, con tante emozioni prima – per il ritorno "a casa" di Meo Sacchetti –, un’altalena di sensazioni contrastanti durante i 40 minuti e la “giusta” coda di polemiche finali.
La Dinamo ha vinto perché ci ha creduto un po’ di più e perché ha avuto più fortuna (i due tiri liberi sbagliati da Mbaye a 12” dalla fine, la rimessa contesa tra Brian Sacchetti e Goss e assegnata all’instant replay). L’Enel ha perso perché forse ha pensato troppo presto di avercela fatta: risalire dal -19 al +3 nello spazio di 7-8 minuti è un’impresa inebriante ma a quel punto servono nervi saldi e i nervi saldi, negli ultimi 2’, è riuscita a tenerli solo la Dinamo.
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Coach Pasquini ha azzeccato la mossa di ordinare la zona per contrastare il bombardamento di Moore e Goss (22 punti in coppia nell’ultimo quarto), poi Savanovic e compagni hanno tirato fuori l’arma che in questi ultimi mesi ha regalato ai sassaresi parecchie vittorie sul filo del rasoio: il cuore.
La giocata finale, quella che ha deciso la partita, è semplicemente la prodezza del campione. L’ha vinta Trevor Lacey, volato da un canestro all’altro in 4 secondi con la leggerezza e l'incoscienza tipica di un giocatore della sua età. Il resto, potenza e classe, sono invece tutta farina del suo sacco.
Con cinque gare ancora da giocare, il Banco di Sardegna è ora al settimo posto a quota 28 punti insieme a Reggio Emilia e Capo d’Orlando (che deve venire a Sassari) ma con 4 punti di vantaggio sul nono posto. Il calendario prevede ora la difficile trasferta di sabato in casa di Trento, che domenica ha rullato Milano al Forum. Poi arriverà a Sassari proprio l’Orlandina dell’ex Drake Diener. La volata è lanciata. (a.si.)