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Dinamo, con Brindisi due punti fondamentali: la corsa playoff ora è in discesa

Dinamo, con Brindisi due punti fondamentali: la corsa playoff ora è in discesa

La seconda vittoria consecutiva per mezzo canestro, dopo quella di Cremona, avvicina i biancoblù alla seconda fase. Sabato un altro spareggio in casa dell’Aquila Trento

04 aprile 2017
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SASSARI. Due partite, due punti di scarto, quattro punti complessivi incassati in classifica. Nella settimana che ha segnato l’uscita definitiva dalla Champions, a cavallo della sfida contro Monaco la Dinamo ha ottenuto due vittorie fondamentali al fotofinish che danno ai sassaresi una spinta enorme nello sprint finale verso i playoff.

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A Cremona, una settimana fa, la squadra di coach Federico Pasquini era riuscita ad avere ragione della Vanoli grazie a un incredibile rush finale, con 6 punti recuperati negli ultimi 70 secondi di gioco. Stavolta i biancoblù hanno ripreso la partita per i capelli, dopo avere sciupato un vantaggio di 19 punti (66-47 nelle battute finali del terzo quarto) ed essersi trovati sotto di 3 (73-76) a meno di 3 minuti dalla sirena.

Lo spareggio-playoff contro l’Enel Brindisi è finito nel modo più crudele, folle ed esaltante possibile. Una partita bellissima, con tante emozioni prima – per il ritorno "a casa" di Meo Sacchetti –, un’altalena di sensazioni contrastanti durante i 40 minuti e la “giusta” coda di polemiche finali.

La Dinamo ha vinto perché ci ha creduto un po’ di più e perché ha avuto più fortuna (i due tiri liberi sbagliati da Mbaye a 12” dalla fine, la rimessa contesa tra Brian Sacchetti e Goss e assegnata all’instant replay). L’Enel ha perso perché forse ha pensato troppo presto di avercela fatta: risalire dal -19 al +3 nello spazio di 7-8 minuti è un’impresa inebriante ma a quel punto servono nervi saldi e i nervi saldi, negli ultimi 2’, è riuscita a tenerli solo la Dinamo.

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Coach Pasquini ha azzeccato la mossa di ordinare la zona per contrastare il bombardamento di Moore e Goss (22 punti in coppia nell’ultimo quarto), poi Savanovic e compagni hanno tirato fuori l’arma che in questi ultimi mesi ha regalato ai sassaresi parecchie vittorie sul filo del rasoio: il cuore.

La giocata finale, quella che ha deciso la partita, è semplicemente la prodezza del campione. L’ha vinta Trevor Lacey, volato da un canestro all’altro in 4 secondi con la leggerezza e l'incoscienza tipica di un giocatore della sua età. Il resto, potenza e classe, sono invece tutta farina del suo sacco.

Con cinque gare ancora da giocare, il Banco di Sardegna è ora al settimo posto a quota 28 punti insieme a Reggio Emilia e Capo d’Orlando (che deve venire a Sassari) ma con 4 punti di vantaggio sul nono posto. Il calendario prevede ora la difficile trasferta di sabato in casa di Trento, che domenica ha rullato Milano al Forum. Poi arriverà a Sassari proprio l’Orlandina dell’ex Drake Diener. La volata è lanciata. (a.si.)

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