Il belga Philippe Gilbert si aggiudica il Giro delle Fiadre
ROMA. Un trionfo, una vera impresa. L’ha regalata Philippe Gilbert che, con la maglia di campione del Belgio addosso, lui che è vallone, ha vinto nella terra dei fiamminghi, dominando ledizione...
ROMA. Un trionfo, una vera impresa. L’ha regalata Philippe Gilbert che, con la maglia di campione del Belgio addosso, lui che è vallone, ha vinto nella terra dei fiamminghi, dominando ledizione numero 101 del Giro delle Fiandre, la Ronde van Vlaanderen, prima classica del nord. Con una fuga a una cinquantina di chilometri dalla fine, sfruttando una spettacolare caduta di Van Avermaet e Sagan, gli unici in grado di insidiarlo fino alla fine, ha scritto per la prima volta il proprio nome nello straordinario albo d’oro della corsa dei muri. L’Italia, che non ha in questo momento corridori veramente competitivi nelle gare di un giorno, è comunque caduta in piedi, piazzando tre atleti nella top ten: Sacha Modolo, l’esperto Pippo Pozzato e Sonny Colbrelli che, dopo il traguardo, ha confessato di essere soddisfatto come se avesse vinto. Gilbert, 35 anni il 5 luglio, ha rischiato il tutto per tutto, andando in fuga e creando il vuoto alle proprie spalle. Pedalando a tutta ai -55 chilometri, il belga è stato formidabile, accendendo l’entusiasmo delle centinaia di migliaia di sportivi disseminati lungo i 18 muri che hanno tormentato il cammino dei corridori.