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Dopo la Coppa la Dinamo pensa al Brindisi

di Antonello Palmas
Dopo la Coppa la Dinamo pensa al Brindisi

Domani c’è lo scontro cruciale in chiave playoff con la squadra di Big Meo: altro che sentimentalismi, contano i punti

01 aprile 2017
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SASSARI. Una piazza cestisticamente sentimentale come Sassari si emoziona per un nonnulla, figuriamoci per un ritorno come quello di Meo Sacchetti. Così è normale che il primo faccia a faccia da avversario non di uno qualsiasi, ma di colui che giustamente viene considerato il principale fautore dell’incredibile triplete della Dinamo nonché papà di Brian diventi di per sé “l’evento”.

Eppure se quello tra Sassari e Brindisi di domani è un confronto, difficile, atteso, per certi versi cruciale, il motivo è legato al fatto che la regular season volge alla fine e che la classifica delle due formazioni è tutt’altro che definita: la Dinamo è sesta a pari punti con Reggio, ma sogna ancora di raggiungere il quarto posto (due punti più su ci sono Trento e Capo d’Orlando)se non addirittura la terza posizione occupata a +4 dall’Avellino di un altro ex (Logan) capace di recente di stuzzicare il vizio di guardare troppo il passato tipico degli sportivi sassaresi, solo per certi versi comprensibile.

E Brindisi è a soli due punti dietro la formazione di quel Pasquini che in maniera un po’ informale è stato appena confermato per i prossimi 4 anni (ma il fatto che Sardara parli sempre di un ciclo che sta cominciando presupponeva già che il ferrarese double-face, giemme e coach, fosse già considerato una parte del progetto): gli adriatici, che hanno avuto anch’essi degli alti e bassi e sono reduci dalla splendida vittoria sull’Avellino non possono non fare paura, specie dopo l’inserimento di un elemento come Samardo Samuels. Farsi raggiungere dall’Enel, in crescita ma con qualche battuta avuoto in trasferta, non sarebbe decisamente il massimo per le ambizioni da playoff di Devecchi&co).

Ieri la Dinamo era presente all’inaugurazione di “Prendas de Ittiri”; domani smette per questa stagione la eurocanotta verde per indossare i colori ufficiali bianco e blù. Dalla Coppa al Brindisi il passo è breve: da capire come abbia assorbito l’eliminazione in Champions a opera del Monaco; se abbia superato la stanchezza dell’impegno infrasettimanale; se qualche elemento che di recente non è sembrato al top sotto il profilo della freschezza ha recuperato (Bell, ad esempio, potrebbe aver invertito la rotta dopo un periodo di flessione). Un team come la Dinamo ha bisogno di tutti i suoi effettivi in gran spolvero per rendere e dimostrare (con tutto l’affetto del caso) a Big Meo che Sassari, non nel cuore ma sul campo, sa fare a meno di lui.

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