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Dinamo Sassari, parla Sardara: «Pasquini coach altri 4 anni»

di Antonello Palmas
Dinamo Sassari, parla Sardara: «Pasquini coach altri 4 anni»

Annuncio del presidente biancoblù. Bilancio positivo sull’avventura europea: «Resettiamo e alziamo l’asticella»

31 marzo 2017
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SASSARI. «Sono contento che Federico Pasquini sia alla guida tecnica per i prossimi quattro anni e mi sento di ringraziare lui e il suo staff per quanto fatto finora». È il passaggio più importante della prima conferenza stampa post Europa del presidente Dinamo Stefano Sardara: significativo che la notizia della conferma avvenga il giorno dopo una eliminazione, seppure da mettere nel conto, con il Monaco. E a pochi giorni dal match col Brindisi di Sacchetti, quasi a sancire definitivamente una sua collocazione nel pur glorioso passato e confermare ai nostalgici che il futuro ha un altro nome.

Un Sardara molto gasato in Club house, decisamente il contrario di quello che ti immagini di incontrare all’indomani di un’eliminazione. Se n’è fatto già una ragione: «La gara col Monaco ha dimostrato qual è il livello di questa Champions. Bravo il Monaco: ho ancora il mal di mare per le palle che volavano da metà campo...» Insomma nulla da rimproverarsi: «Andiamo a casa con la certezza che anche stavolta abbiamo dato tutto. Così non ci resta che resettare e pensare alla prossima avventura europea, alzando ancora l'asticella. Non era mai capitato di essere tra le prime otto in Europa, segno una nuova tacca».

Ricorda di come la partecipazione alla Champions fosse «nata con tante perplessità legate alla bagarre con l’Eurocup, ma il torneo ha dimostrato di essere di ottimo livello. E i tifosi lo hanno premiato. Bello uscire dopo aver vinto metà delle gare, anche in trasferta: ricordo Belgrado, Nymburk, Le Mans... È una stagione che sta comunque andando oltre ogni aspettativa. Ora ci concentriamo sul campionato, ma consapevoli che è solo iniziato un ciclo e che il primo è sempre un anno complicato. Speravamo di centrare obiettivi importanti ma non avevamo garanzie di arrivare in finale di Coppa Italia o tra le prime otto squadre di Europa. Ad oggi sono estremamente contento. Ora guardiamo al campionato, pensiamo alla prossima gara perché i playoff sono da conquistare e guardiamo avanti con estremo entusiasmo».

E la prossima partita è col Brindisi di Sacchetti: «Scindiamo l’aspetto sportivo da quello sentimentale – premette Sardara –: io sono grato a Meo come a tutti coloro che hanno dato il loro contributo alla crescita e alla storia del club. È stato il nostro allenatore per sei anni e sicuramente ci sarà un’emozione particolare, ma dalla palla a due si ragiona solo sul campo e sul fatto che ci servano i due punti. È un match fondamentale e non possiamo farci distrarre dai sentimentalismi».

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