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Il segreto di Sant’Antioco è nelle mani di Riccardo Muccione

Il segreto di Sant’Antioco è nelle mani di Riccardo Muccione

SASSARI. L'Olimpia Sant'Antioco è nelle sue mani. Riccardo Muccione è il regista della squadra sulcitana, che sta disputando un'ottima B maschile di pallavolo, e che sabato ha piegato per 3-0 il...

28 marzo 2017
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SASSARI. L'Olimpia Sant'Antioco è nelle sue mani. Riccardo Muccione è il regista della squadra sulcitana, che sta disputando un'ottima B maschile di pallavolo, e che sabato ha piegato per 3-0 il Segrate.

«Loro sono giovani - conferma Muccione - puntano a crescere in B e a vincere nei campionati under, noi siamo stati superiori uscendo vincitori dalle azioni più lunghe e combattute, rimanendo sempre concentrati».

Sieta a 10 punti dalla terza e ad altrettanti dalla quinta. A cosa puntate?

«Non è facile, ma dobbiamo continuare a giocare così per il nostro pubblico, e provare a tornare a vincere fuori casa, non ci riesce da un po'. Finora abbiamo fatto un torneo bellissimo, dobbiamo dimostrare che non è stato casuale».

Come valuta il percorso delle altre squadre sarde?

«Dal Sarroch mi aspettavo qualcosa in più, era la sarda più quotata, ma alcune gare non sono andate bene. Però adesso si è ripreso. L'Olbia è stata sfortunata fra infortuni e defezioni, ma continuerà a lottare per tenersi fuori dalla zona rossa. La Solo Pellico 3P Sassari ha puntato sulla crescita dei giovani».

Come sta vivendo questa stagione Riccardo Muccione?

«Benissimo, si è creato un gruppo compatto, come non avevo mai visto da quando gioco, ed è stato il nostro punto di forza, dove non arriviamo con le qualità tecniche lo facciamo giocando di squadra. In difesa, se uno tira su una palla ha già quattro compagni intorno ad aiutarlo».

Classe 1993, si è avvicinato al volley a 13 anni dopo aver fatto tennis e karate, seguendo il fratello Nicola nelle giovanili del Cagliari Volley. Lì è rimasto fino a cinque anni fa, quando ha iniziato a girovagare per la Sardegna, fra Sarroch, Olbia, Oristano, ancora Sarroch e ora Sant'Antioco.

«Questa è una bella piazza, e finalmente sono riuscito a giocare con mio fratello, la cosa più bella a fianco alla formazione del gruppo. Ci capiamo con uno sguardo, e credo sia emozionante per i nostri genitori. Anche se poi le litigate capitano, sopratutto in casa».

Il suo futuro è ancora a Sant'Antioco?

«E' presto per parlarne, prima c'è un campionato da finire, poi da sentire quali sono i progetti della società. Ma io mi sono trovare bene, e mi piacerebbe restare».

Fabio Fresu

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