Stadio provvisorio, i lavori partono il 18 aprile
Il presidente Giulini: «Chiederemo di giocare in trasferta le prime due gare del prossimo torneo»
27 marzo 2017
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CAGLIARI. «Quella appena trascorsa è stata una settimana positiva sul fronte stadio». Sembra più sereno il presidente del Cagliari Tommaso Giulini che una settimana prima aveva lanciato l’allarme su possibili ritardi dovuti sall’iter burocratico della pratica. «Dalle notizie in mio possesso - aggiunge il patron rossoblù - potremo cominciare i lavori il 18 aprile, naturalmente con l’auspicio che tutto vada per il verso giusto».
Evidentemente le sollecitazioni arrivate da più parti su un argomento che non interessa solo i tifosi del Cagliari, hanno fatto centro e il pessimismo di qualche giorno fa ha lasciato spazio a un po’ più di ottimismo. «I tempi sono stretti - ha sottolineato Giulini - non abbiamo margini».
Lo stadio provvisorio sorgerà nei parcheggi del settore Distinti. Verrà montata la struttura amovibile già collaudata ad Is Arenas che potrà ospitare lo stesso numero di spettatori del Sant’Elia. «Per la Coppa Italia l’impianto non sarà pronto, chiederemo l’inversione di campo - ha spiegato il presidente del Cagliari -. Mentre ci auguriamo di giocare a casa nostra tutte le partite del prossimo campionato. Alla Lega chiederemo di disputare le prime due giornate in trasferta. Lo so che è una cosa inusuale ma noi ci proviamo e speriamo di trovare porte aperte».
Il Cagliari lavora per il futuro. La società sa benissimo che quella dello stadio è una partita troppo importante. Avere un impianto di proprietà è una più equa distribuzione delle risorse dei proventi sui diritti televisivi (Giulini si batte in Lega per questo), è la strada per fare in modo che il club compia il tanto auspicato salto di qualità. I progetti dell’impianto provvisorio e di quello che nascerà sulle ceneri del Sant’Elia vanno di pari passo. L’obiettivo è quello di inaugurare il nuovo stadio nell’anno del centenario del Cagliari Calcio. (r.m.)
