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Una Dinamo indomabile cade in piedi a Montecarlo

di Andrea Sini
Una Dinamo indomabile cade in piedi a Montecarlo

Con il Monaco i sassaresi rischiano di affondare ma recuperano: da -22 a -11

23 marzo 2017
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INVIATO A MONACO. Brutti, sporchi e incapaci di arrendersi. Gli operai in guanti e tuta da lavoro vanno avanti sino alla fine e rovinano la festa dei signori del Principato. Una Dinamo tutta cuore e sacrificio cade in casa dell’As Monaco nell’andata dei quarti di Champions League ma il -11 finale (73-62), vale quasi quanto una vittoria. Prima di tutto perché i giochi restano aperti in vista della gara di ritorno di mercoledì a Sassari, e poi perché negli ultimi minuti di gara una grande difesa e uno Stipcevic fiammeggiante (12 punti nel periodo conclusivo) hanno permesso al Banco di recuperare 11 preziosissimi punti.

All’inferno e ritorno. Sotto per tutta la partita, in barca completa per almeno 15’ nel secondo tempo, la Dinamo ha tirato fuori tutte le energie risalendo dal 66-44 al 73-62. Poteva arrivare una batosta storica, invece la porta della Final Four resta aperta a metà. Nella Salle Gaston Médecin dello stadio Louis II, la squadra del Principato di Monaco ha confermato di essere strabordante atleticamente e ha costruito questa vittoria grazie a una enorme pressione a tutto campo, che ha causato qualcosa come 24 palle perse per la Dinamo.

Brutte premesse. Monaco mette subito in moto la turbina e inizia a marciare a grande ritmo (6-0 dopo 2’). La Dinamo impiega un po’ a prendere le misure, poi si sblocca con una fiammata da 5 punti di Lacey. La difesa monegasca morde, Bell non riesce a dare ritmo e Pasquini manda dentro Stipcevic e Lighty. Dal 14-7 i verdi di Sardegna risalgono a -1 (14-13) grazie a Savanovic, Lawal e Lacey. Alla prima sirena la Dinamo è là (16-15) ma dopo avere fallito per due volte la palla del sorpasso vede Monaco accelerare ancora, con Davies e Bost che trovano autentiche autostrade nella difesa sassarese e piazzano un break di 8-0. Le triple di Sy e Ouattara mandano Monaco in orbita e dopo l’ennesima palla persa arriva in contropiede il canestro del -14 (32-18 a 4’42”), col break che inizia a farsi pesantissimo: 16-3 in 5’18".

Segnali di vita. Nuovo timeout e arrivano finalmente due buone giocate di Lydeka, la difesa sassarese alza l’intensità e una tripla di Stipcevic vale il -7 (32-25). A chiedere il minuto è ora Mitrovic, mentre la Dinamo continua ad aggrapparsi a Lydeka, che risponde presente. Sul 32-27 Sacchetti fallisce la tripla del -2, Ouattara invece fa centro dai 6,75 e un paio di disattenzioni di troppo costano il -9 con cui Lacey e compagni vanno al riposo: 39-30. È un momento topico, perché Savanovic e compagni perdono contatto definitivamente.

Dal disastro alla speranza. Il match resta durissimo, Bost commette un fallo antisportivo su Stipcevic ma Monaco resta in fuga (43-33). Si rivedono Bell e Lawal, ma il centro è perde subito due palle di fila e l’attacco si inceppa ancora. Così la terza tripla personale di Ouattara e un canestro dall’area di Wright scavano un nuovo profondo solco: 50-36 a 4’30". Pasquini predica pazienza, la Dinamo si avvicina all’area ma Lawal sbaglia 4 liberi di fila e i monegaschi volano via: una tripla da 8 metri di Bost manda il Banco a -19 (55-36). Bell e Savanovic battono un colpo ma Sy si scatena e nelle prime battute dell’ultimo quarto la Dinamo è in barca: 66-44.

Un tiro libero e due triple di Stipcevic danno ossigeno e la Dinamo si riaccende: anche Lighty fa centro da fuori per due volte, Stipcevic è indemoniato e la contesa è riaperta: 73-59 a 3’20”. La zona sassarese funziona alla grande, Monaco non vede più il canestro alla sirena la Dinamo operaia scopre di essere ancora viva. Meno 11, ci si rivede a Sassari. Tutto è ancora possibile.

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