La Nuova Sardegna

AVEZZANO. Il Tortolì non riesce a compiere l'impresa e viene sconfitto per 3-1 dal Paterno nella gara di ritorno dei quarti di finale di questa fase nazionale della Coppa Italia dilettanti. Al turno successivo passano così gli abruzzesi, ma tanto è il rammarico in casa sarda per un arbitraggio che ha condizionato la partita. Il tecnico Loi, ieri squalificato, a fine partita ha avuto molto da ridire all'arbitro Robilotta di Sala Consilina. In particolare sull’espulsione del difensore Vignati dopo appena 23' che ha costretto il Tortolì a giocare in inferiorità numerica. Ma procediamo con ordine: Nieddu e compagni decidono di giocarsela fino in fondo e non sembrano appagati dalla fresca vittoria del campionato. Pronti via ed i ragazzi di Loi si fanno vedere dalle parti di Serpietri con Lepore che al 4' scaglia un tiro dalla lunga distanza che il portiere di casa è costretto a parare in due tempi. La risposta dei padroni di casa arriva al 14' quando una punizione di Di Ruocco viene deviata in angolo da Floris. Altri tre giri di lancette e questa volta è Placentino a scaldare le mani all'estremo difensore locale. Al 22' il sempre presente Nieddu offre ancora a Placentino un ottimo assist, ma il numero dieci questa volta sbaglia incredibilmente. La svolta della gara arriva al 23': Vignati atterra al limite dell'area Aquino e per l'arbitro ci sono gli estremi per il rosso diretto. A nulla valgono le proteste degli ospiti con mister Loi che è costretto a rivedere la sua linea difensiva arretrando Angheleddu. Ad inizio ripresa gli ospiti intensificano i ritmi ma si espongono alle ripartenze degli abruzzesi. E proprio in una di queste è Di Ruocco che al 6' fa partire un gran tiro che si insacca alla sinistra di Floris. Il Paterno preme il piede sull'acceleratore ed al 12' colpisce una traversa con lo scatenato Aquino. I ragazzi di Lucarelli raddoppiano al 15' sempre con Aquino servito in area da Bolzan. La formazione sarda accorcia le distanze al 23' con un magistrale colpo di testa di Nieddu ma al 34' sono ancora i padroni di casa ad andare in rete e a chiudere la gara con Vitale. (p.r.)