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Dinamo a Monaco, serve un’impresa

di Andrea Sini
Dinamo a Monaco, serve un’impresa

Stasera il match d’andata dei quarti di finale: i sassaresi (con tanti tifosi al seguito) alle prese con un’avversaria fortissima

22 marzo 2017
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SASSARI. Operai in tuta da lavoro biancoverde sbarcano nel regno dorato di principi, principesse e miliardari di vario lignaggio. Zaino in spalla con un bel carico di speranze, stasera alle 20,30 la Dinamo scende in campo per la prima volta nella sua storia nel Principato di Monaco. Una sfida di grande prestigio, perché si tratta dell’andata dei quarti di finale di Champions League: proprio come contro il Cez Nymburk e il Le Mans Sarthe, un’altra partita lunga ottanta minuti, con la seconda parte in programma mercoledì prossimo sul parquet di piazzale Segni.

Il fascino della sfida. Il match di stasera avrà luogo nella Salle Gaston Médecin, una struttura da 3700 posti “incastonata” all’interno delle mura dello stadio Louis II, nel cuore di Montecarlo, in cui la squadra di calcio monegasca il mese prossimo affronterà il Borussia Dortmund nei quarti di finale della Champions che si gioca con i piedi. Dinamo e Monaco in questa doppia sfida si giocano l’accesso alla Final Four, in programma tra il 28 e il 30 aprile in una città ancora da definire: va da sè che la società sassarese in questo confronto si gioca sia uno storico passaggio in semifinale in campo europeo, sia la possibilità di ospitare a Sassari la Final Four, con la domanda che è già stata inoltrata alla Fiba. Un ulteriore stimolo, se mai ce ne fosse bisogno, per tirare fuori il massimo.

Un confronto complicato. I ragazzi di coach Federico Pasquni, reduci dalla sconfitta di sabato sera in casa della Sidigas Avellino, si troveranno di fronte la squadra più forte del campionato francese. Un team di grandi atleti con un alto tasso di talento, capace di tenere il piede sull’acceleratore per tutti i quaranta minuti. L’As Monaco, allenato dal serbo Zvezdan Mitrovic, ha conquistato il primo posto nella fase a gironi della Champions League, dominando il gruppo A con 11 vittorie in 14 partite, per poi staccare il biglietto per i quarti di finale dopo un’accesissima doppia sfida con l’Aek Atene, grande protagonista del raggruppamento in cui era inserito il Banco di Sardegna. Il team monegasco sta volando anche nella Pro A, il massimo campionato francese, di cui occupa la vetta della classifica con 20 vittorie e 3 sconfitte. Nell’ultimo turno Monaco ha fatto fuori anche il Chalons Reims, seconda forza del campionato. Oggi mancherà la guardia Schuler, bloccata da un problema muscolare.

La Dinamo è pronta. Dopo la trasferta in Irpinia, la Dinamo è rimasta “in carica” per tre giorni in Costa Azzurra, alloggiando e allenandosi nella città di Mentone. Riposo, allenamenti a buon ritmo e morale decisamente alto (i video di gavettoni vari mandati in questi giorni sui social lo dimostrano). Pasquini avrà a tutto il roster a disposizione, Carter compreso. Ma nonostante le prove molto deludenti di Bell nell’ultimo periodo non sono previste novità nei dodici.

Le curiosità. La squadra di Federico Pasquini, che – come sempre in questa Champions – scenderà in campo in maglia verde, non sarà sola neppure in una delle città più esclusive del mondo. Una folta pattuglia di tifosi si è messa in marcia per tempo alla volta del Principato. Chi via mare (su Genova o su Tolone), chi via in aereo (su Milano o Torino), i fedelissimi biancoblù hanno fatto l’impossibile per esserci. Per la Dinamo, arrivata quest’anno alla sua quinta stagione nelle coppe europee, la bandierina piantata oggi a Montecarlo è la numero 16: tante sono infatti le nazioni straniere in cui la squadra sassarese ha giocato in questi anni.

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