San Paolo sfortunata il Badesi sfrutta bene le uniche occasioni
Girone M, la squadra sassarese in vantaggio con Marogna Raggiunta su rigore calciato da Ciuffu e superata da Ferrero
20 marzo 2017
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SASSARI. La vice capolista Badesi espugna il campo della quinta della classe San Paolo e rimane a due lunghezze dalla capolista Montealma. Una partita decisamente non bella, nervosa con diversi ammoniti e uno espulso, Russo del Badesi, spedito negli spogliatoi anzitempo dal direttore di gara al 20’ del primo tempo per fallo di reazione ai danni di Spissu.
Una sconfitta immeritata per i padroni di casa (il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto), che hanno giocato alla pari per tutti i novanta minuti contro la più quotata compagine di mister Spano, anche lui espulso per proteste addirittura all’inizio della partita.
Al 5’ Lumbardu ci prova dal limite con una punizione ma la sfera finisce fuori. All’11’ arriva il gol del vantaggio per i padroni di casa. Scambio tra Nuvoli e Lumbardu che entra in area e appoggia la sfera per Marogna che da pochi passi insacca. Al 38’ arriva il gol del pareggio per gli ospiti. L’estremo Tanda atterra in area Moretti: rigore. Dal dischetto Ciuffu calcia centrale, Tanda intuisce ma non riesce a respingere.
La ripresa regala qualche emozione in più. Al 5’ Lumbardu ci prova su punizione, la sfera sfiora la traversa. Al 15’ il Badesi trova il vantaggio in maniera rocambolesca. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la sfera in area arriva a Frogheri che scivola, rinvio corto, la sfera arriva sui piedi di Ferrero che fa partire un bolide che si insacca. E’ il gol vittoria. Nei restanti minuti la partita regala solo brutti falli nelle diverse zone del campo, che il direttore di gara sanziona con diversi cartellini gialli che sventola sotto il muso dei protagonisti in campo. Dopo cinque minuti di recupero arriva il triplice fischio finale che decreta la vittoria del Badesi.
Una battuta d’arresto per i sassaresi che non turba il dopo gara, i ragazzi di mister Soletta sono consapevoli che non hanno niente da rimproverarsi.
Piero Garau
