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Paba: «Gara decisa da episodi, ho chiesto di osare per riaprirla»

Paba: «Gara decisa da episodi, ho chiesto di osare per riaprirla»

ALBANO LAZIALE. Nell'immediato dopo-gara il tecnico Massimiliano Paba commenta con amara lucidità la pesante sconfitta rimediata dal Latte Dolce: «Siamo venuti ad Albano consapevoli di giocare una...

20 marzo 2017
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ALBANO LAZIALE. Nell'immediato dopo-gara il tecnico Massimiliano Paba commenta con amara lucidità la pesante sconfitta rimediata dal Latte Dolce: «Siamo venuti ad Albano consapevoli di giocare una delle partite più difficili che ci potesse proporre il calendario, in casa di una squadra che ha tutto per ambire al salto di categoria – premette l’allenatore della squadra biancoceleste – . D'altronde però non posso non sottolineare il fatto che la gara sia stata di fatto decisa, o quantomeno incanalata, dagli episodi: dopo dieci minuti ci siamo trovati in svantaggio per un tiro sporcato in maniera fortuita, poi non ci è stato concesso un calcio di rigore per la spinta su Palmas mentre, cosa ancor più grave, siamo stati penalizzati dal "non fallo" che ci è costato il 2-0. Non riesco a capire come l'arbitro abbia potuto fraintendere la dinamica dell'azione, perché sia dalla panchina che dalla tribuna è parso subito evidente che il giocatore (si trattava di Cruz, ndr) fosse caduto da solo. Ripeto, per noi fare punti ad Albano Laziale era già di suo un'impresa, così però è diventato tutto ancora più difficile».

Trovatosi sotto di tre reti, comunque, il Latte Dolce non ha rinunciato a giocare: «E di questo sono contento – prosegue Paba – . Sul punteggio di 3-0 il match era virtualmente chiuso ma ho chiesto ai ragazzi di non arrendersi e di continuare a spingere, se fossimo riusciti a segnare il 3-1 a inizio ripresa chissà cosa sarebbe potuto succedere dopo… Inevitabilmente però abbiamo concesso degli spazi dietro, e loro sono stati bravi a punirci non appena ne hanno avuto l'occasione».

In chiusura l'allenatore cerca però di vedere il bicchiere mezzo pieno: «È stata una domenica transitoria – afferma l’allenatore sassarese – , perché in fondo alla classifica abbiamo perso tutti, se si esclude il 3-0 a tavolino del Muravera per la partita in calendario col Foligno (la società umbra era stata esclusa dal campionato per terza rinuncia e le restanti gare da giocare vengono sempre date vinte agli avversari, ndc) e di conseguenza i distacchi sono rimasti gli stessi. Manca una gara in meno al termine del campionato e se vogliamo salvarci dobbiamo assolutamente fare bene nelle due prossime finali, contro San Teodoro e lo stesso Muravera.

D.S.

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