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Dinamo-Milano, tempo di rivincite

di Andrea Sini
Dinamo-Milano, tempo di rivincite

A meno di un mese dalla finale di coppa Italia a Rimini, i sassaresi di Federico Pasquini ritrovano la capolista

12 marzo 2017
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SASSARI. Il gigante ferito nella tana dei Giganti, quelli che hanno dietro tutta un’isola. A meno di un mese dalla finale di coppa Italia, giocata a Rimini, le strade di Ea7 Emporio Armani Milano e Dinamo Banco di Sardegna tornano a incrociarsi questa sera alle 20,45 nell’anticipo della settima giornata di ritorno della serie A.

La corazzata imbarca acqua. Alle 20,45 sul parquet del PalaSerradimigni si troveranno di fronte un’ottima squadra “operaia”, che in questo momento è carica e serena al punto giusto, e lo squadrone ammazzacampionato che – al di là del fatto che il campionato lo sta ammazzando davvero – non si trova certo nelle migliori condizioni possibili. Quattro infortuni pesanti patiti nelle ultime settimane (a Simon, Kalnietis e Dragic si è aggiunto in questi giorni anche Fontecchio, operato per una frattura alla mano destra) hanno ridotto praticamente all’osso il roster guidato da Jasmin Repesa, che dovrebbe dunque presentarsi con appena nove uomini a referto. A questo si aggiunga l’eliminazione ormai definitiva dall’Eurolega, con la sconfitta di giovedì a Tel Aviv (il ko numero 18 in 25 partite disputate) al termine di una gara caratterizzata da troppi alti e bassi. Ci sono dunque tutti gli elementi per dipingere un quadro a tinte fosche.

Vietato fidarsi. Occhio però a sottovalutare i campioni d’Italia, però, dato che in campionato – al di là della scarsa brillantezza di quest’ultimo periodo – la loro marcia appare in ogni caso inarrestabile: Cinciarini e compagni sono infatti saldamente al comando della serie A (18 vittorie in 21 gare) con ben 10 punti di vantaggio su Venezia e Avellino, seconde in classifica, e 12 sul terzetto che segue, composto da Trento, Capo d’Orlando e, appunto, Dinamo Sassari. Nell’ultimo turno hanno sofferto ma si sono comunque aggiudicati la sfida contro la Fiat Torino. Insomma, ce n’è abbastanza per prendere l’impegno odierno con il massimo dell’attenzione che il blasone e la forza di Milano richiedono, anche perché Repesa ha ottenuto il meglio dai suoi quando ha accorciato le rotazioni.

Condizioni ideali. La squadra di Federico Pasquini arriva a questa gara sulla scia dell’entusiasmo per la vittoria di Le Mans e lo storico approdo ai quarti di finale della Champions League. L’intera giornata di riposo di cui i giocatori hanno beneficiato giovedì ha permesso di eliminare parecchie scorie sia a livello fisico che a livello mentale, e negli ultimi giorni il gruppo biancoblù ha lavorato a pieno ritmo per presentarsi a questo appuntamento nelle migliori condizioni. L’unico vero problema riguarda le condizioni di Tau Lydeka: il centro lituano è uscito zoppicante dal parquet di Le Mans a causa di una leggera distorsione a una caviglia e in questi giorni è stato tenuto fermo a scopo precauzionale. Lo staff tecnico e quello sanitario decideranno oggi sul da farsi, ma la sensazione è che l’ex giocatore della Vuelle Pesaro possa in ogni caso dare un contributo alla causa.

Voglia di riscatto. Nella mente dei tifosi della Dinamo c’è ancora la finale di Coppa Italia giocata il 19 febbraio a Rimini. I sassaresi giocarono una grandissima partita, comandando a lungo il match, per poi alzare bandiera bianca solo negli ultimi due minuti, perdendo 84-74. Grande equilibrio anche nella gara dell’andata, giocata a metà novembre, e vinta dalle Scarpette Rosse per 86-77. Stasera la musica potrebbe essere differente.

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