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Pallavolo, Olbia vuole essere amara per Saronno

Pallavolo, Olbia vuole essere amara per Saronno

Oggi al Paladeiana il sestetto di coach Schettino sfida la prima della classe. Marcetti: «Ci salveremo»

11 marzo 2017
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OLBIA. Dolce o amaro? Saronno evoca un gusto amaro, ma Olbia spera che il finale sia dolce. Si parla di pallavolo e il sabato sportivo propone una sfida da far tremare i polsi per la truppa del presidente Francesco Marcetti. Ad infuocare il catino caldissimo del PalaDeiana, dalle 15, la partita contro la capolista della serie B maschile di pallavolo, quella Saronno prima a quota 49 punti.

La Pallavolo Olbia di coach Andrea Schettino deve invece fare i conti con la bassa classifica, dopo un girone di ritorno complicato che l'ha fatta cadere al decimo posto, a sei punti dalla quota playout con la casella occupata ora dalla Bocconi Sporteam Milano. La partita di questo pomeriggio è di quelle classiche in cui non hai niente da perdere, per questo non si può escludere una sorpresa piacevole per il pubblico di casa.

«Affrontiamo una delle squadre accreditate per la vittoria finale e il salto di categoria - spiega il presidente della Pallavolo Olbia, Francesco Marcetti -. Il Saronno è squadra economicamente solida e attrezzata, con i quattro centrali più forti del campionato. Noi ci crediamo, anche se veniamo da un periodo difficile».

Dopo un girone d'andata da fuochi d'artificio, nel quale si è raggiunto anche il quarto posto in classifica, un crollo verticale culminato con la sconfitta per 3-1 di sabato scorso nel derby sul campo di Sarroch. «Abbiamo perso Jacopo Lai per motivi di lavoro, che è andato via dopo la fine del mercato di riparazione e non abbiamo potuto sostituire - sottolinea Marcetti -. Sono venuti meno dei contenuti in attacco, poi l'effetto sorpresa che ci aveva aiutato all'inizio è spesso svanito perché gli avversari hanno cominciato a studiare le contromisure al nostro gioco».

Poi qualche infortunio di troppo, a partire dalle condizioni fisiche precarie di Andrea Trova, uno dei leader della squadra insieme a De Rosas, hanno limitato le varianti tattiche in una squadra dal roster già molto risicato. «Bisogna anche dire che spesso abbiamo perso set ai vantaggi, anche contro squadre alla nostra portata - precisa il presidente -. Siamo una squadra di dilettanti, senza sponsor abbiamo potuto costruire una rosa di 7-8 titolari e 4 giocatori fatti in casa. La sfida con Saronno comunque ci stimola, possiamo fare una grande partita».

Mancano sette gare alla fine del campionato e servono tre vittorie per assicurarsi la salvezza. «Crediamo che la salvezza sia alla nostra portata» chiude Marcetti. (g.d.m.)

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