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Il Sarroch è già fuori dai guai ma vuole migliorare ancora

Il Sarroch è già fuori dai guai ma vuole migliorare ancora

SASSARI. Tra poco quella maglietta se la tatuerà sul petto. Riccardo Pau è alla sesta stagione nel Sarroch, che milita nella B maschile di pallavolo, ed è anche l'unico rimasto del gruppo che vinse...

07 marzo 2017
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SASSARI. Tra poco quella maglietta se la tatuerà sul petto. Riccardo Pau è alla sesta stagione nel Sarroch, che milita nella B maschile di pallavolo, ed è anche l'unico rimasto del gruppo che vinse la C nel 2012 approdando in serie B.

Una stagione partita in sordina per la squadra di Enrico Balletto, che però piano piano ha preso quota, e vincendo il derby con l'Olbia è arrivata a raggiungere il quinto posto in classifica.

E' la posizione che meritate?

«A dire la verità questa estate avrei detto di no, ma col senno di poi, viste le difficoltà iniziali, tutto sommato sì. La squadra era in gran parte nuova, in tanti non avevamo mai giocato insieme, e nei primi mesi abbiamo faticato a trovare la giusta alchimia in campo. Da Natale però le cose vanno meglio, e facendo gli scongiuri anche come calendario abbiamo un finale di stagione più facile».

Siete già salvi e contemporaneamente fuori dalla corsa per i playoff, che obbiettivi avete per questi ultimi due mesi?

«Consolidare questa posizione, e provare a rosicchiare qualche punto alle squadre che stanno più avanti. Per esempio sabato siamo a Sant'Antioco, che è davanti a noi di 9 punti, proveremo a ridurli a 6. Questa B è comunque la terza categoria a livello nazionale, ed è il migliore risultato mai raggiunto dalla società».

Come valuta il percorso delle altre formazioni maschili sarde?

«Sant'Antioco è comunque promosso a pieni voti, gioca molto bene, e tutti i suoi giocatori hanno qualcosa da dimostrare. L'Olbia ha avuto un po' di problemi, sia fisici che di defezioni, e può fare meglio, soprattutto in casa. La Solo Pellico 3P Sassari ha puntato sulle risorse locali, ma non so quanto si possa crescere perdendo sempre 3-0».

Un pregio e un difetto di Riccardo Pau?

«Prima ero più sanguigno, ora per età e ruolo mi sono calmato molto, non so se sia un pregio o un difetto. Penso che il mio fondamentale migliore sia la ricezione, ma quest'anno sto anche difendendo tanto, e mi diverte».

Nato schiacciatore, fa il libero da 11 anni, mai pentito?

«No, il ruolo mi piace, peccato solo che per regolamento l'anno scorso non ho potuto avere la fascia di capitano».

A 33 anni è tempo di bilanci, o di fare altri progetti?

«Bilanci ancora proprio no. Voglio ancora lottare per guadagnarmi il posto per l'anno successivo ora che sono over, e per sposare i progetti che spero arriveranno».

Fabio Fresu

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