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Le sei partite decisive per il Calangianus «Playoff possibili»

di Pietro Zannoni
Le sei partite decisive per il Calangianus «Playoff possibili»

L’allenatore Sassu ci crede e prepara la trasferta a Tonara «Sono alla portata, anche grazie al lavoro del mio staff»

04 marzo 2017
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CALANGIANUS. Mancano sei giornate alla fine del campionato di Eccellenza e il Calangianus scende in campo con la grinta di sempre. Stavolta, però, non per raggranellare punti per salvarsi o disputare i playout, ma per assestarsi nella posizione di classifica più alta possibile. Un fatto da non trascurare.

Non è stata una cosa così scontata l’aver sfruttato in pieno il doppio turno casalingo per assestarsi bene in zona playoff. Solo che non ci si può illudere: sono sei gare con squadre difficili, che non regalano niente. Fuori casa Tonara, Monastir, Ghilarza; al Signora Chiara, Taloro, Ilva e Tortolì. Ogni punto si dovrà conquistarlo. A partire da Tonara , campo in cui non sarà facile perché i padroni di casa sono due punti appena più su del Valledoria e quindi in piena lotta per non retrocedere.

Mister Sassu che ormai vede il traguardo degli spareggi come il giusto premio a due anni di lavoro sulla panchina della squadra del suo paese, è di una prudenza massima: A Tonara sarà tosta - dice - è un campo non facile per nessuno. I locali saranno determinati, cercheranno di farsi valere. Noi non dobbiamo essere superficiali nell’approccio. Occorre vigilare sin dall’inizio, con nessuna distrazione; semmai cercare di far pesare il nostro miglior livello tecnico come la distanza in classifica attesta. Ora dobbiamo accelerare, sono sei partite e di questi 18 punti ne dobbiamo conquistare più che possiamo. La squadra è una bella realtà, siamo davvero una bella famiglia il gruppo degli infortunati forse è in diminuzione: Tusacciu va riprendendosi, può essere pronto per uno spezzone; Melino sta per ritornare disponibile e chiaramente per tutti, dirigenti compresi, il traguardo è arrivare gli spareggi per chiudere un campionato più che positivo».

Importante, nel lavoro sul campo, il contributo che offre lo staff che aiuta Sassu: il secondo (ed ex giallorosso) Massimo Brundu, reduce da anni sulla panchina di seconda categoria; il preparatore Bruno Ena ; il preparatore dei portieri Lello Aisoni e infine il fisioterapista Alessandro Dettori.

«Tutte persone -riconosce Sassu – con cui si costituisce un buon staff, tutti professionisti che non lasciano niente al caso, che continuamente cercano di migliorarsi. E senza questa équipe non è più possibile lavorare. Il bel campionato è anche merito loro per le attenzioni e la cura ai dettagli che hanno. Dilettanti sì, ma niente ormai si può improvvisare ».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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