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Il Sorso ritrova la vittoria «Lo dovevamo ai tifosi»

Il Sorso ritrova la vittoria «Lo dovevamo ai tifosi»

Massimiliano Nieddu, mister dei romangini, fa il punto sul torneo di Promozione «Dobbiamo ricominciare a vincere in casa. Proveremo a farlo con la Dorgalese»

28 febbraio 2017
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SASSARI. Due terzi di stagione sono volati e qualche somma si inizia a tirare in Promozione, con il capolista Stintino vittorioso anche a Luras e sempre più vicino alla meta, complice anche il passo lento delle rivali. I conti non tornano invece al Sorso, che prosegue nella sua "pazza" marcia del girone di ritorno, fatta di sconfitte in casa e vittorie in trasferta. Un trend ripetuto anche domenica: dopo il brutto scivolone interno col Bonorva la squadra romangina si è puntualmente rifatta a Siniscola, conquistando 3 punti che valgono il settimo posto solitario. «Quanto è successo col Bonorva – commenta il tecnico Massimiliano Nieddu – è difficile da spiegare, abbiamo incassato una pesante batosta malgrado un'ottima prima mezz'ora di gioco. Poi siamo andati in svantaggio e in confusione, ci siamo sbilanciati e ci hanno travolto. Domenica scorsa invece eravamo tranquilli, dovendo giocare lontano da casa e visti i confortanti precedenti esterni...». Scherza ma non troppo il mister, dato l'inusuale cammino del Sorso in questo campionato, con 6 vittorie esterne (solo il battistrada Stintino ha fatto meglio) e appena 3 tra le proprie mura. «A Siniscola siamo andati ancora una volta in inferiorità numerica, ma abbiamo gestito bene il vantaggio anche se in formazione fortemente rimaneggiata, col debutto tra i titolari dei ragazzini Scanu, Decherchi e Cubeddu. Ecco, i giovani – sottolinea l'allenatore – sono le nostre note più liete, sanno farsi trovare pronti e danno buone risposte quando c'è bisogno di loro».

Ripreso in trasferta quanto lasciato in casa, resta il fatto che il Sorso ha chiari problemi di equilibrio. «Il fortino casalingo non c'è più – dice Nieddu – e a doverlo espugnare ora siamo noi. Mi piacerebbe, perchè da quando sono arrivato non si è mai vinto in casa». L'ultimo successo risale alla settima giornata (c'era ancora Leoncini in panchina), e anche se ormai i biancocelesti vivono alla giornata, con una rosa risicata e falcidiata dalle partenze che ha portato a ridimensionare gli obiettivi, bisogna tornare a far valere il fattore campo. «Nel prossimo turno – afferma il tecnico romangino – riceviamo la Dorgalese, avversaria forte, ambiziosa e in corsa per le prime posizioni: invertiamo la rotta, sfatiamo i tabù, scrolliamoci di dosso le paure. Il nostro cruccio più grande in questo momento non è la classifica ma non riuscire a dare le soddisfazioni che meritano ai nostri tifosi». Sandra Usai

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