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«Giocare bene per 15’ non basta per vincere»

dall’inviato
«Giocare bene per 15’ non basta per vincere»

D’Ercole e Lydeka: «Un ottimo approccio, poi abbiamo smesso di difendere e di far girare la palla»

27 febbraio 2017
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PESARO. Dell’arbitraggio non sono contenti i vincitori, figurarsi gli sconfitti. La Dinamo esce dall’Adriatic Arena più frastornata che delusa, più disarmata che adirata. Ma in casa biancoblù la parola d’ordine è “non cercare scuse”, neppure per quanto riguarda la fatica accumulata. «No, non cerchiamo scuse perché non è proprio il caso – dice Tau Lydeka, uno dei tre ex in campo –. Forse non avevamo le gambe brillantissime, ma siamo una squadra strutturata per far fronte a tanti impegni. Siamo partiti molto bene, poi abbiamo fatto l’errore di lasciare che lentamente riprendessero terreno e coraggio. Sono stati bravi, sicuramente, ma siamo stati sicuramente ingenui noi a non controllare nella maniera giusta il margine di vantaggio che avevamo ottenuto».

«Un po’ di stanchezza magari poteva anche esserci – gli fa eco Lorenzo D’Ercole, uno dei migliori tra i biancoblù – ma non credo che abbiamo perso per quella ragione. Abbiamo avuto un buonissimo approccio, ma le partite difficilmente puoi vincerle se giochi bene per 15 minuti. Soprattutto fuori casa, soprattutto contro una squadra che è stata brava a tornare subito in partita e a giocarsela. Noi abbiamo smesso di difendere bene e in attacco abbiamo fatto girare troppo poco la palla. Il discorso è tutto qui: nei successivi 25 minuti non siamo stati all’altezza dei precedenti. E non per stanchezza, perché siamo una squadra lunga. Semplicemente non siamo stati abbastanza bravi, e fuori casa quando non giochi abbastanza bene hai buone probabilità di perdere». (a.si.)

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