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Coni Sardegna Argiolas resta al palo e Fara corre da solo

Il presidente uscente si avvia verso il quinto mandato Lo sfidante scrive a Malagò: «È un sistema perverso»

25 febbraio 2017
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CAGLIARI. Sabato prossimo al T Hotel, avrebbe voluto sfidare per la presidenza del Coni regionale Gianfranco Fara (classe 1937) ma Andrea Argiolas, cagliaritano, 61 anni, ex vicepresidente della Federazione Italiana Canoa Kayak, buon canoista, responsabile della spedizione a Rio de Janeiro della squadra azzurra di velocità, ha dovuto rinunciare perché non è riuscito a raggiungere il quorum minimo di firme richieste a sostegno della sua candidatura. Argiolas ha inviato una lettera aperta al presidente nazionale Giovanni Malagò, una lunga nota di protesta anche se moderata e pacata nei toni, dove denuncia tutto il suo rammarico per la mancata candidatura che non gli ha consentito di conftontarsi in ambito regionale dopo aver trascorso quattro anni a fianco del presidente nazionale della federazione della canoa, Luciano Bonfiglio: «Non sono riuscito a candidarmi – scrive nella lettera – a causa dell’eccessivo numero di sottoscrizioni da raccogliere. Ma soprattutto è stato determinante l’aver rimesso in gioco, a soli due mesi dalla competizione elettorale, anche tutti i presidenti regionali Coni non rieleggibili perché giunti ben oltre il limite massimo consentito di due mandati consecutivi. Insomma, una perenne elusione della fissazione del tetto massimo di mandati. Questo evolve verso un “fine mandato mai”, dove i limiti vengono superati da norme apparentemente più restrittive ma che hanno il magico potere di azzerare i conteggi. Tutto ciò, combinato con le anacronistiche pratiche per la raccolta delle firme – conclude Andrea Argiolas – spiega come questo sistema sia in grado di annichilire anche le più volenterose e propositive “possibili" neo- candidature».

Non ci sarà elezione, insomma, il 4 marzo prossimo, perchè Gianfranco Fara, originario di Martis ma da una vita a Cagliari dove ha frequentato il liceo, sarà il candidato unico. Correrà contro se stesso e per lui si tratterà del quinto mandato consecutivo alla guida del Coni per il quadrienno olimpico 2017 - 2020: «Non avevo intenzione di candidarmi ma a farmi cambiare idea e trascinarmi verso una nuova candidatura – afferma Fara – sono state, già dallo scorso agosto, le moltissime lettere di sostegno da parte delle federazioni. Al Coni c'era la fila per mettere la firma sulla mia candidatura. Ho ricevuto anche la firma del presidente della federcanoa sarda Luca Calndrino».

Grazie anche alla norma votata al Coni nazionale che consente ai presidenti di fare un altro mandato: «Sì, ma quando è stata votata – conclude Fara – , io a Roma non c’ero. Mi dispiace per le polemiche sorte alle vigilia dell'assemblea: è giusto che Andrea Argiolas abbia delle ambizioni. Ed è giusto che ci sai l'opposizione, è un fatto di democrazia. Ma non è certo colpa mia se correrò da solo».

Sergio Casano

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