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Devecchi e Lydeka pensano già a Milano: «Gara apertissima»

di Andrea Sini
Devecchi e Lydeka pensano già a Milano: «Gara apertissima»

Brian Sacchetti fa i complimenti alla Leonessa Brescia «Ci hanno messo in crisi, ma quando giochiamo così...»

19 febbraio 2017
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INVIATO A RIMINI. «Le sfide con Milano rievocano tanti ricordi, e soprattutto il ricordo di battaglie durissime. Dobbiamo cercare di essere all’altezza anche stavolta». Jack Devecchi pregusta la terza finale di Coppa Italia della storia biancoblù. «Siamo arrivati a questo appuntamento dopo due partite davvero difficili – dice il capitano della Dinamo –. Brescia ci aveva battuto in campionato un paio di settimane fa e si è confermata una squadra contro la quale facciamo grande fatica. E’ stata una partita ruvida, con tanta tensione e tanto agonismo, dimostrato anche da un doppio fallo. Gli arbitri hanno fatto di tutto per tenerla sotto controllo, e noi abbiamo fatto di tutto per cercare la chiave per vincere. La loro zona 3-2 ci spezza il ritmo e ci mette in difficoltà. Come sempre siamo riusciti a cambiare l’inerzia della gara con la difesa e l’abbiamo vinta con la gestione della palla, con calma e senza forzature. Ora siamo in finale contro una squadra forte e lunghissima – conclude Devecchi, autore di 8 punti –, ma sappiamo bene che in una gara secca può succedere qualsiasi cosa».

«Come prepareremo la partita con Milano? Guardando i video – dice sornione Tau Lydeka – come tutte le altre partite. Sarà molto dura, ma superare Avellino e Brescia non è stato certo semplice».

Brian Sacchetti fa i complimenti agli sconfitti e guarda avanti. «Brescia è un osso duro, ha giocatori intercambiabili che ti danno pochi punti di riferimento, in più ha l’entusiasmo della neopromossa. Abbiamo fatto tantissima fatica nel secondo quarto, poi nell’intervallo abbiamo cercato di mettere le cose a posto e nel secondo tempo siamo riusciti a giocare meglio, anche se sempre con il loro fiato sul collo. Poi negli ultimi minuti sono arrivati dei canestri importanti che hanno fatto la differenza, permettendoci di tenere quel piccolo margine sino alla sirena. Ora arriva la finale, abbiamo stimoli e voglia. Sarà complicata, ma ce la giocheremo».

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