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Per il Codrongianos una stagione da finire in bellezza

di Sandra Usai
Per il Codrongianos una stagione da finire in bellezza

Curiosando in Prima. Al team rossoblù manca la continuità Carmelo Ortu: non chiamateci delusione, stiamo crescendo

08 febbraio 2017
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SASSARI. Dopo la seconda di ritorno nel girone E di Prima il vantaggio dell'Ossese è balzato a 6 punti, per merito del passo lanciato della capolista e per colpa delle ripetute frenate delle inseguitrici. A fermarsi stavolta è stato il Thiesi, crollato a Olmedo dopo 8 risultati utili di fila, consentendo al Li Punti (passato a Ottava) di tornare al secondo posto.

Tra le rivali dirette della leader bianconera poteva esserci anche il Codrongianos, ma la squadra rossoblù resta distante dal cuore della lotta al vertice, perchè «manca un pizzico di determinazione per puntare a obiettivi precisi, quando si va a fasi alterne si resta dietro».

Lo sostiene Carmelo Ortu, che oltre ai soliti panni dell'attaccante in questa stagione riveste anche quelli dirigenziali, dividendosi in più ruoli tra campo: vice presidenza, direttore sportivo e accompagnatore dell' Under 18. «Avevo pensato di smettere, a 36 anni la scelta mi sembrava legittima e opportuna. Volevo misurarmi in altre mansioni nel calcio, che continua a essere la mia passione, e Codrongianos è l'ambiente ideale per affrontare nuove strade, con una presidente come Stefania Burresi che tra mille problemi sta cercando di risollevare il calcio in paese. Però ho continuato ad allenarmi, il richiamo del campo si fa sentire e sono sempre a disposizione della squadra, secondo le necessità del momento».

Che sono tante. «Tra infortunati e squalificati - dice Ortu - non abbiamo mai potuto giocare con la stessa formazione, per fortuna abbiamo una squadra giovanile che ci consente di tamponare le emergenze, permettendo allo stesso tempo di valorizzare i ragazzi. I buoni risultati dell'ultimo periodo sono arrivati grazie al rientro di alcuni giocatori, al completo non siamo inferiori a nessuno e se avessimo vinto domenica saremmo stati a ridosso del terzo posto». Invece dei 3 punti auspicati i codrongianesi a Siligo hanno incassato una sconfitta, maturata negli ultimi minuti. «Il pari sarebbe stato più giusto - riflette l'attaccante-dirigente rossoblù - ma abbiamo sprecato tanto e alla fine il risultato ha premiato i padroni di casa. Rifiuto però l'etichetta di delusione del campionato, anche se è vero che non ci siamo espressi al meglio».

Poi Ortu "avverte" la battistrada: «Onore al merito dell'Ossese, ha un bel vantaggio ma la strada è ancora lunga e basta poco per essere riacciuffata dal Li Punti, la mia ex squadra sempre nel cuore, che non molla mai e ha il gioco migliore del torneo, anche se a me piace molto anche l'Ittiri. Il Thiesi? Non mi aspettavo una caduta così pesante, ma l'Olmedo quando si sveglia sa far male. Segno della competitività di questo campionato, dove i rischi sono sempre tanti».

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