La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Dinamo

Spuntata ma solida, la Dinamo c’è

di Andrea Sini
Spuntata ma solida, la Dinamo c’è

Nel match perso contro Brescia, a fronte di una pessima serata al tiro, si è vista una difesa di altissimo livello

07 febbraio 2017
3 MINUTI DI LETTURA





INVIATO A MONTICHIARI. A quota 48 non si vince, mai, ma quando la difesa funziona buona parte del lavoro è comunque fatto. Il disastro balistico di domenica pomeriggio ha costretto alla resa la Dinamo più stitica e imprecisa di tutti i tempi (almeno nella massima serie), ma al di là del passo falso che ha chiuso a cinque la striscia di vittorie consecutive, in casa biancoblù si tende a prendere quanto di buono prodotto nel match contro la Germani Brescia.

Nessun dolore. Una vittoria avrebbe permesso alla squadra di Federico Pasquini di portarsi a 2 soli punti dal secondo posto, ma d’altro canto i contemporanei passi falsi di Venezia e Avellino hanno lasciato le cose intatte. Il Banco ha affrontato la squadra di coach Diana senza Dusko Savanovic (Olaseni, in campo per appena 4’, non è stato un’alternativa minimamente valida) ed è arrivata a questo confronto dopo una dura settimana di allenamenti, con carichi di lavoro finalizzati anche all’appuntamento della Final Eight. La stagione va avanti, dunque, e anche da questo passo falso ci sarà da imparare.

Polveri fradice. I 104 punti segnati complessivamente dalle due squadre domenica al PalaGeorge sono la peggiore prestazione stagionale in serie A, così come il 29,5% totale al tiro rappresenta di gran lunga il minimo per questo campionato. La Dinamo, con appena 15 canestri dal campo (su 60 tentativi, 25%) e 48 punti segnati ha stabilito il proprio record negativo in 7 anni nella massima serie, così come non ha precedenti il fatto che un solo giocatore (Lawal) sia stato in grado di segnare almeno tre canestri dal campo e di andare in doppia cifra.Polveri fradice, più che bagnate.

Prima la difesa. Se l’attacco è incappato nella peggiore serata di tutti i tempi, c’è però da dire che le statistiche difensive sono di assoluto rilievo: solo due volte, nelle ultime sette stagioni, la Dinamo aveva tenuto gli avversari a meno di quota 56 punti segnati (che non a caso sono anche il minimo storico a livello offensivo per Brescia). Era capitato l’anno scorso in casa della Betaland Capo d’Orlando (il Banco vinse 52-77), nella sfida contro la Virtus Bologna del campionato 2012-’13 (89-55) e nell’ultima giornata di andata della serie A 2011-’12, quando i sassaresi superarono la JuveCaserta per 74-56. Importante, seppur nel contesto di una sconfitta, il dato relativo ai rimbalzi: la squadra sassarese ha vinto il confronto 45-43 (ben 15 offensivi), trascinata da Gani Lawal, che con 19 palloni catturati ha realizzato il proprio record in carriera. Anche i 13 rimbalzi difensivi rappresentano il suo top personale nel campionato italiano.

Torna la Champions League. Domani la Dinamo torna in campo per un appuntamento molto importante: la sfida dell’andata contro il Cez Nymburk può avere un peso determinante per il passaggio del turno di Champions League. Considerando le difficoltà del match di ritorno in Repubblica Ceca, che arriva pochi giorni dopo la Final Eight, Lacey e compagni hanno l’obbligo di “costruire” la qualificazione in questa sfida. La priorità per Federico Pasquini è il recupero completo di Dusko Savanovic: contro Brescia la sua assenza ha pesato moltissimo, perché nè Carter, nè Sacchetti, pur autori di una prestazione più che sufficiente, sono riusciti a coprire le falle apertesi nel ruolo di ala forte.

In Primo Piano
Macomer

Accoltellò un ragazzo per una sigaretta. Pace tra i genitori: «Lo perdoniamo»

di Alessandro Mele
Le nostre iniziative