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La Dinamo ha le mani gelide la serie positiva si ferma a 5

di Andrea Sini
La Dinamo ha le mani gelide la serie positiva si ferma a 5

I sassaresi cadono a Montichiari contro la Leonessa Brescia al termine di un match stregato Serata terribile al tiro per i biancoblù, la difesa non basta per portare a casa la vittoria

06 febbraio 2017
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INVIATO A MONTICHIARI. Mani veloci in difesa ma ghiacciate in attacco, il canestro avversario tappato e una specie di “sindrome” che per 40 minuti ha colpito tutta la squadra. La serie positiva della Dinamo si ferma a Montichiari, dove i sassaresi di Pasquini vengono superati dopo 5 vittorie consecutive dalla Leonessa Brescia: a fine gara il tabellone dice 56-48, un punteggio rarissimo a questi livelli, in particolare quando gioca il Banco. Un passo falso non indolore ma neppure drammatico, sia a livello di classifica che di autostima.

Canestro stregato. Mai nella sua storia in serie A, lunga ormai 7 stagioni, la squadra biancoblù era rimasta sotto i 50 punti. La peggiore performance risaliva al primo anno nella massima serie, con 54 punti segnati a Milano. Ieri la Dinamo ha fatto di peggio, chiudendo con un inverosimile 25% complessivo al tiro (15/60) ma anche con 16 palle perse: due elementi che hanno vanificato l’ottimo lavoro fatto in difesa e a rimbalzo nonostante l’assenza di Savanovic. Il break decisivo è arrivato nel terzo quarto, quando Lacey e compagni sono rimasti a secco per 5 minuti scivolando sino al -15. In avvio di ultimo periodo è arrivato il controbreak grazie a Lawal, Sacchetti e Stipcevic, ma sul -2 (47-45) le due squadre hanno smesso di segnare per quasi 4’ e a quel punto, spinta da un tifo di alto livello, Brescia è riuscita ad assestare il colpo decisivo con Luca Vitali e Moss.

Strani segnali. Pasquini sceglie unquintetto è inedito, con Bell, Lacey, Devecchi, Carter e Lydeka. Brescia prova subito a correre creando solo tanta confusione, la Dinamo gioca meglio e prova a ragionare ma tanti errori banali non permettono ai sassaresi di prendere in mano il match: alla prima sirena infatti il divario è solo di tre punti, 13-16. Lawal inizia a dominare sotto le plance, la miccia sembra doversi accendere da un momento all’altro, invece l’attacco si inceppa malamente. Brescia gioca tutt'altro che bene, ma due triple di Luca Vitali la tengono in vita. È un momento cruciale, perché i sassaresi continuano a non azzeccarne una in attacco mentre la Germani si gasa e trova ancora due triple, con Landry e Bushati, che completano un break di 14-2 per il 29-22. Il PalaGeorge diventa una polveriera, Pasquini chiede due volte timeout nel giro di tre minuti ma i suoi non riescono a ritrovarsi e solo grazie a due buone difese a zona riescono a contenere il passivo (31-27 a metà gara).

Il crollo. Pasquini sceglie un assetto ancora più agile, con Lydeka unico lungo insieme a quattro piccoli: Bell, Lacey, D'Ercole e Devecchi. Il risultato però è pessimo: il ferro sputa fuori tutti i tiri dei sassaresi, mentre Brescia si gasa e fa canestro in tutti i modi: Landry cambia passo e in un attimo la squadra di coach Diana si trova a +15 (42-27), con un break di 11-0. Lacey sradica il Banco da quota 27 dopo ben 5’12” di digiuno e la squadra si aggrappa alla difesa a zona e alla verve di Lawal, ma alla terza sirena il tabellone segna un impietoso e incredibile 44-34.

L’illusione e la caduta. La scintilla scocca con le triple di Sacchetti e Carter: a 8’20” dalla fine la Dinamo è a -4 (44-40) eil match è tutto da giocare. Lawal imperversa nelle aree colorate e, dopo una bomba di Stipcevic, dalla lunetta fa -2 (47-45) a 6’31”. Il sorpasso è dietro l’angolo, ma la Dinamo si inceppa ancora e le due squadre restano a secco per oltre 4 minuti. Poi Moss sull’ennesimo rimbalzo offensivo segna il 49-45, mentre il Banco attacca ancora in maniera sconclusionata. A chiudere il match è Luca Vitali con la tripla del 52-45 a 1’15”. Il PalaGeorge esplode, la Germani esulta e la Dinamo esce a testa bassa ma con una consapevolezza: una serata di pessima mira come questa è difficilmente ripetibile.

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