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I serbi di coach Džikic puntano sulla solidità e sul gioco interno

I serbi di coach Džikic puntano sulla solidità e sul gioco interno

SASSARI. Il Partizan Belgrado, uno dei monumenti della pallacanestro europea, è l’ultima carta pescata dalla Dinamo Banco di Sardegna dal mazzo della regular season di Champions League. Saranno i...

25 gennaio 2017
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SASSARI. Il Partizan Belgrado, uno dei monumenti della pallacanestro europea, è l’ultima carta pescata dalla Dinamo Banco di Sardegna dal mazzo della regular season di Champions League. Saranno i serbi, battuti a domicilio sul parquet della Pionir Arena nel match di andata per 87-88, l’ultimo avversario biancoblù del girone E di Jack Devecchi e compagni. Un roster solido e poggiato sulle qualità individuali dei suoi interpreti, team che preferisce giocare il pallone e attaccare il ferro, che non ha nel tiro da tre punti la sua skill più valida e che mette in pratica il basket semplice ma non per questo meno efficace professato da coach Aleksandar Dzikic.

La novità, rispetto all’andata, è rappresentata dall’inserimento della guardia ex Fortitudo Bologna, Galatasaray, Cibona e Cska Mosca Jamont Gordon (1987), giocatore di esperienza e valore ultimamente stoppato dagli infortuni che però, proprio a Sassari, potrebbe avere spazio ed essere della partita. Gordon è il terzo americano in forza al Partizan, gli altri due sono William Hatcher e Fran Robinson. Robinson, ultimamente sotto rendimento e out nell’ultima partita di Champions giocata contro l’Aek Atene, è elemento di grande esperienza che ha timbrato i tabellini di mezza Europa. Buon difensore, buon rimbalzista, un giocatore per tutte le occasioni che però non attraversa un buon momento e sembra essere sotto esame. Hatcher invece è regista con tanti punti nelle mani – 12.1 di media in Champions e miglior marcatore dei suoi -ma poco incline alla costruzione, discreto passatore e buon interprete del pick n’ roll. Da tenere sotto stretta sorveglianza il talentuoso esterno del 1997 Marinkovic, uno degli eletti destinati a far parlare di sé. Il miglior giocatore del Partizan Belgrado, almeno in riferimento al rendimento di Champions, è Velickovic, uno dei gioielli del vecchio continente cestistico con in curriculum in Real Madrid: 14.4 di valutazione, 12.1 punti e 5.7 rimbalzi di media. Importante anche l’apporto dell’ala/centro Bircevic, migliore rimbalzista in Europa (6.4), e della “mente” Ratkovica: ottimo passatore con licenza di tirare, e segnare. Lukovic e i suoi 210 centimetri sono garanzia in difesa: la tecnica non è certo sopraffina, ma l’efficacia c’è. Giovani risorse Partizan sono anche i bosniaci Vrbac e Karahodiz, Andric, Pot e Koprivica.

Giovanni Dessole

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