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Vittoria capolavoro a Varese la Dinamo accelera e fa poker

di Andrea Sini
Vittoria capolavoro a Varese la Dinamo accelera e fa poker

Quarto successo consecutivo dei sassaresi al termine di un match combattuto e durissimo Tre quarti di grande equilibrio, poi la difesa e la precisione da oltre l’arco fanno la differenza

23 gennaio 2017
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INVIATO A VARESE. Ritmo, idee chiare, coraggio e finalmente anche cattiveria e sangue freddo. La Dinamo voleva dare un segnale al campionato, come annunciato da Trevor Lacey alla vigilia, e il messaggio è arrivato forte e chiaro: nella prima gara del girone di ritorno la squadra di Pasquini vince con grande autorità, 76-83, sul campo della Openjobmetis Varese, ultima in classifica ma in grande crescita.

La scalata. Quattro vittorie di fila in campionato, una più bella dell’altra, permettono ai sassaresi di tornare ad affacciarsi nelle zone alte della classifica. Il Banco ha agganciato al quarto posto la Grissin Bon Reggio Emilia, che ieri ha perso all’overtime contro Caserta e domenica sera scenderà in campo in un PalaSerradimigni che si annuncia rovente.

Qualità & solidità. Pasquini chiedeva solidità e ha trovato di più: dopo tre quarti giocati punto a punto, con un’infinità di piccoli strappi, la Dinamo ha costruito la vittoria con un ultimo quarto di alto livello, scavando un break significativo grazie alla difesa e al tiro da fuori, vincendo il confronto a rimbalzo (30-25) e soprattutto gestendo alla perfezione i minuti finali. La valutazione complessiva di squadra (99-71) dice chiaramente che la Dinamo ha fatto di più e meglio degli avversari.

Scelte confermate. «Johnson Odom è rimasto a Sassari con l’influenza», dirà Pasquini a fine gara, fatto sta che tra i 12 ci sono Carter e Lawal. Il quintetto è quello delle ultime uscite, con Bell, Lacey, Devecchi, Sacchetti e Lydeka. Varese attacca sempre il ferro, la Dinamo soffre ma sta in partita con le triple di Bell e Sacchetti. Soffre anche Eyenga, asfissiato dalla marcatura di Devecchi, e il temutissimo Anosike non combina molto. Altre due triple di Bell e Sacchetti valgono il +6 biancoblù (14-20 al 7’), ma prima della sirena Cavaliero risolleva Varese (24-25 al 10’).

Match durissimo. Si va avanti a forza di break e controbreak. Carter e Avramovic si sfidano dal perimetro, Lawal sbatte due volte sul muro Pelle ed è proprio Avramovic a mettere la freccia per il 29-28. Una tripla di Lacey riaccende i biancoblù, che tornano anche a difendere e trovano il +5 grazie a Stipcevic (33-38 a 4’50” dal riposo). Lydeka sbaglia tutto solo l'appoggio del +7 e su questo errore la Openjobmetis trova lo scatto per rientrare in partita, impattando a quota 38 con una tripla di Johnson, che poi ruba palla a Bell e infila il 42-40 a 1’20” dal riposo, chiudendo un break di 9-2. A metà gara si arriva sul 42 pari, poi il registro non cambia. Bell dall’arco e Lacey mandano il Banco a +4, Ferrero e Maynor riportano i brianzoli avanti 50-48. Una tripla di Johnson fa esplodere Masnago (57-52 a 4’). Lawal ci mette qualche pezza, ma a tirare fuori i sassaresi da una brutta situazione è ancora il tiro da fuori: Carter e Savanovic colpiscono dallo stesso angolo, la difesa si rimette in moto e alla terza sirena è ancora +1 (61-62).

Il capolavoro. La Dinamo si ripresenta in campo con una difesa ad altissima intensità e con altre tre triple: a bersaglio vanno nell’ordine Carter, Stipcevic e D'Ercole (che ha appena recuperato due palle) e a 7’25” dalla sirena i sassaresi sono avanti 63-71. Caja alterna zona e uomo, il Banco rallenta un attimo poi impenna ancora con una tripla di D’Ercole che vale il +9 (65-74) a 4’50”. Varese stringe i denti, Eyenga fa -5 (69-74) e Pasquini chiede timeout. Sacchetti punisce subito la zona biancorossa (69-77), ma 4 punti di fila di Eyenga fanno temere il peggio. La Dinamo però ha cuore e testa: Stipcevic infila una tripla di platino allo scadere dei 24”, poi recupera palla (73-81 a 60”), e il Banco non barcolla neppure dopo la tripla del 76-81 di Avramovic. A suggellare la vittoria è il migliore in campo, Stipcevic, che dalla lunetta non sbaglia. Eccola la Dinamo che non trema, che ragiona e che vince.

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