La Nuova Sardegna

Sport

Calangianese, tanta storia giallorossa

Vecchie conoscenze nella squadra di Seconda categoria che ora è al quarto posto

18 gennaio 2017
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CALANGIANUS. A meno di una gara dalla fine del girone la Calangianese ’unica squadra locale (dopo la scomparsa della simpatica Karagnanj 013), in Seconda categoria, si è collocata al quarto posto. Ha battuto il Santa Teresa per 4-2 e conferma di essere una bella realtà del girone N. «Siamo un gruppo di amici- dice Claudio Bellu a nome dei fondatori -, crediamo nella nostra amicizia e dopo anni di Csi e alcuni di categoria, quest’anno ci sentiamo più forti e decisi. Ma sempre animati da uno spirito di divertimento».

Ventisei i punti conquistati finora su 14 gare, otto quelle vinte, due perse, quattro pareggiate. Quarantuno i gol segnati (miglior attacco del girone) 23 le reti subite dalla difesa. Domenica chiusura del girone al campo del Geovillage con la capolista Star Sport di Olbia. «Sono più che soddisfatto- dice mister Andrea Cossu, un passato in serie C da mediano e mister del Calangianus-: i ragazzi si impegnano molto e alla fine le soddisfazioni non mancano. Peccato che Parente, giocatore esperto che ci assicura tante reti, sia infortunato».

La Calangianese onora al meglio il proprio paese: è composta da ragazzi calangianesi veraci, giovanotti che hanno anche giocato in serie D (Chessa, Luciano, impeccabile regista, Parente), altri cresciuti nel settore giovanile o che per vari motivi hanno continuato ad aver passione per il calcio e hanno continuato a divertirsi.

E vedere sabato scorso, in un clima da tregenda al “Gesuino Mariotti”, come ci davano dentro, la passione che evidenziavano, la grinta con cui affrontavano ogni contrasto per chi li osservava era come ritrovare un po’ quei ragazzi calangianesi che qui hanno da sempre fatto la storia del calcio giallorosso. Così ecco il presidente Salvatore Castiglia, della cantina Castiglia , seppur non più con la velocità della Juniores, creare spazi per Pietro Chessa sempre grintoso e tenace e per Paolo Inzaina. E poi l’enologo della Cantina Tondini il portiere Antonio Tondini che difende la porta attento e concentrato, ma sempre di poche parole. I cugini Sassu al centro della difesa con Mariano a far da diga e infine Leoni, Pes eTusacciu, tre lottatori in mezzo al campo. Sì, al Mariotti. campo in terra battuta, è stato un po’ come tornare indietro nel tempo nel vedere i ragazzi della Calangianese. Ma si è invece nel 2017. (p.z.)

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