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Quel canestro di Cotton sul filo di lana

Quel canestro di Cotton sul filo di lana

All’andata i tedeschi, secondi col Partizan, vinsero con un tiro fortunatissimo

17 gennaio 2017
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SASSARI. Insidioso, teutonico e a forte impronta americana. L'Mhp Riesen Ludwigsburg incrocia per la seconda volta nella sua storia la Dinamo Banco di Sardegna Sassari. Lo fa alla penultima stazione servita dal treno di Champions League che fa rotta dritto verso i playoff. Una fermata obbligata, da archiviare possibilmente con una vittoria per i biancoblù che nel match di andata, al PalaSerradimigni, furono stoppati a fil di sirena da una incredibile tripla di Cotton, braccato dalla difesa sassarese eppure capace di mettere a segno il canestro del sorpasso e della vittoria. Non bastarono al Banco i 24 di Savanovic e i 21 di Carter. Proprio Cotton disse 18 al PalaSerradimigni, seguito dall'ex Agrigento Martin (15), da Toppert (12), Cooley (12) e Boone (10).

Oggi cambia la scena, che si trasferisce in Germania, cambiano alcuni interpreti, con l'Mhp rinforzato dall'arrivo Drew Crawford – l'americano oggi giocherà la sua sesta gara di coppa con il Ludwigsburg – e poggiato su alcune solide certezze che al momento tengono la squadra tedesca ancorata al secondo posto in classifica (20 punti), a pari punti con il lanciatissimo Partizan e a due sole lunghezze dalla solitaria capolista Besiktas.

Le certezze di coach John Patrick sono il centro a stelle e strisce Cooley, miglior realizzatore (14.1 di media) e rimbalzista (7 di media) dei suoi in Champions, al top anche valutazione (15,9): il grande colpo del mercato bavarese, con un passato Nba alle spalle. Altro importante innesto di mercato, arrivato in corsa al Riesen, il play-guardia Clifford Hammonds, mastino in difesa, demiurgo d'attacco: assist e punti nelle mani per un giocatore diventato ormai perno del quintetto. A far da spalla ad Hammonds c'è Cotton, arma spesso non convenzionale, spiccata propensione offensiva e licenza di colpire, e fare molto male. Attenzione anche alla fisicità undersize dell'esterno Washpurn e all'ivoriano Konè.

Lo spot di ala piccola è affare a tre fra Martin, già noto come detto alla platea italiana, il tiratore Toppert e l'ultimo arrivato Crawford. Nel ruolo di ala grande c'è Thiemann, player costante, ordinato e capace di giocare anche da centro in un quintetto piccolo. Interessanti anche le uscite dalla panca: McRay e Loesing, sul fronte esterni, Breuning e Boone, in aggiunta al reparto lunghi.

Giovanni Dessole

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