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Fate largo all’Arzachena

Fate largo all’Arzachena

Galluresi a un passo dalla vetta. Nuvoli: «Alle volte i sogni si avverano»

17 gennaio 2017
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ARZACHENA. Undici risultati utili consecutivi. Un piccolo miracolo che ha portato l’Arzachena al secondo posto della classifica nel campionato di serie D, a un passo dalla capolista Rieti. In Gallura possono sognare e anche la squadra non si nasconde più. Giuseppe Nuvoli, uno dei veterani (una promozione in serie C con la maglia della Torres) fa il punto della situazione.

Qual è il segreto dell’Arzachena?

«Non c’è un segreto. C’è un bell’ambiente e la consapevolezza di potercela giocare contro chiunque. Qualche mese fa abbiamo avuto un momento di difficoltà e abbiamo perso tre gare di fila (anche se con squadre importanti e, forse, immeritatamente). La società si è fatta sentire, noi ci siamo guardati in faccia e siamo stati capaci di ripartire. Da quel momento stiamo volando».

Dove volete arrivare?

«Non ci siamo posti un traguardo. Sappiamo che ci sono squadre più attrezzate di noi, almeno dal punto di vista dell’ampiezza della rosa, ma sappiamo di avere qualità importanti. Cerchiamo di vincere più partite possibili e poi, ad aprile, vedremo. Io non escludo nulla. Credo che non ci lasceremo scappare i playoff ma non nascondo di sperare nel colpaccio. In fondo ci sono già riuscito con la Torres. E anche allora non eravamo i favoriti».

Quale sono le avversarie più pericolose?

«Sicuramente il Rieti, l’Aquila e il Monterosi. Poi ci siamo noi, la Nuorese e l’Ostiamare. Però abbiamo davanti tutto il girone di ritorno e i valori possono cambiare».

Ha ricordato la sua esperienza in maglia rossoblù. Che impressione le fa vedere la Torres all’ultimo posto della classifica?

«Mi dispiace, anche se purtroppo la Torres ci ha abituato a queste disavventure. Il suo problema è che non riesce a trovare un presidente che anteponga gli interessi della squadra ai propri. L’ultimo è stato Lorenzoni che però non ha avuto la forza di affrontare il campionato di Lega Pro. Da allora sono iniziati i guai».

Ma, visti i valori del campionato, i sassaresi possono ancora salvarsi?

«Credo proprio di sì. Il Foligno e il Città di Castello sono in disarmo e posso essere riprese. Poi ci sarà la lotteria dei playout. Però le possibilità di tirarsi fuori dai guai ci sono tutte».

C’è un però: bisogna vincere.

«Questo è fuori discussione. Deve farlo subito a cominciare da domenica nel derby col San Teodoroe e poi a Sassari col Latte Dolce».

Il Latte Dolce sarà il vostro prossimo avversario. Che effetto le fa tornare al Vanni Sanna?

«Mi sempre piacere. Giocherò nella mia città e verranno a vedermi tanti amici».

Come si trova in Gallura?

«Molto bene. Avevo deciso di tornare in Sardegna è il ds Antonello Zucchi mi ha dato una possibilità. Qui ho trovato la società giusta e spero di restarci a lungo, magari in serie C».

Ci credete davvero?

«Siamo secondi in classifica, abbiamo un bel gruppo e tanti giovani interessanti. Dobbiamo crederci perchè volte i miracoli si avverano».

Antonio Ledà

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