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Il Cagliari scommette su Sau e Borriello

di Roberto Muretto
Il Cagliari scommette su Sau e Borriello

La coppia di attaccanti più Farias le armi per affondare il disperato Pescara. Padoin confermato davanti alla difesa

04 dicembre 2016
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CAGLIARI. E’ un esame di maturità. Dopo tanti risultati negativi lontano dal Sant’Elia, oggi il Cagliari è chiamato a dare risposte concrete. A Pescara i rossoblù troveranno un “ambientino” niente male, oltre che un avversario con l’acqua alla gola, pronto a vendere cara la pelle. E’ una partita difficile, durante la quale bisognerà alternare fioretto e sciabola. I rossoblù sanno che oggi non possono permettersi passi falsi. Non per la classifica (finora rassicurante) ma per togliersi di dosso l’etichetta di squadra debole caratterialmente quando non gioca davanti ai propri tifosi. Gli abruzzesi non hanno mai vinto in questo campionato se non a tavolino la gara col Sassuolo, il tecnico Massimo Oddo chiede una reazione e ha invitato i suoi e mettersi l’elmetto. Ce n’è a sufficienza per sapere che in campo bisognerà scendere col coltello tra i denti e non fare sconti.

Dubbio. Massimo Rastelli dice di non aver ancora deciso chi schierare davanti alla difesa. Ballottaggio tra Padoin e Di Gennaro. Il tecnico fa pretattica perchè in realtà nella sua testa ha già scelto e tutte le indicazioni portano all’ex iuventino. I motivi sono due: intanto quello che sè successo domenica scorsa nella gara con l’Udinese, quando aver spostato Padoin a protezione del reparto arretrato ha cambiato l’inerzia della partita. L’altro elemento sono le difficoltà che Di Gennaro ha mostrato in questo ruolo ed è sicuramente molto più utile da trequartista.

Buone notizie. Nella lista dei convocati ci sono Capuano e Tachtsidis. Recuperi importanti in una rosa falcidiata dalle assenze. Rastelli dovrebbe confermare Isla terzino destro, Dessena e Barella a centrocampo, Farias trequartista, Sau e Borriello in avanti. Scelte che fanno cadere gli ultimi dubbi sul regista basso. Farias non è un giocatore incline al sacrificio, ecco perchè Padoin è la soluzione più logica rispetto a Di Gennaro. La squadra avrebbe più equilibrio e meno la tendenza ad allungarsi. Un particolare quest’ultimo da non sottovalutare. Il Pescara ha diversi giocatori brevilinei, guai a concedere spazi tra le linee, potrebbe rivelarsi un clamoroso autogol.

Cambio di marcia. Sei sconfitte e una vittoria. In trasferta il Cagliari ha messo in cassaforte solo tre punti, una miseria. Troppe le gare perse praticamente senza combattere, porgendo l’altra guancia all’avversario di turno. Un aspetto sul quale il tecnico e la squadra si sono confrontati nel chiuso dello spogliatoio, hanno visto e rivisto i filmati, analizzato gli errori, lavorato sulle situazioni tattiche con grande attenzione. Ora è arrivato il momento di raccogliere i frutti, di invertire una tendenza che ha alzato il livello della tensione, fatto innervosire la dirigenza (oltre ai tifosi) e creato qualche malinteso. Il gruppo è unito, tutti remano nella stessa direzione. L’obiettivo è raggiungere prima possibile la quota salvezza. E la sfida in Abruzzo è una tappa fondamentale.

Approccio. In un ambiente da ultima spiaggia, guai a mostrarsi molli. Sarebbe un suicidio. Ecco che diventa fondamentale entrare in campo determinati, cattivi, non concedere campo agli avversari, evitare che si gasino e la stessa cosa faccia il pubblico. Rastelli ha battuto moltissimo su questo tasto, sa perfettamente che una squadra in difficoltà se viene colpita rischia di affondare. Il Cagliari deve provare a fare male al Pescara. Aggredire alto, ripartire in velocità. Farias e Sau sono armi letali. Da sfruttare nel modo migliore.

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