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Il Cagliari deve rimettersi l’armatura

di Roberto Muretto
Il Cagliari deve rimettersi l’armatura

Si annuncia un clima da battaglia stasera contro la Lazio. Borriello e Melchiorri in attacco, Barella la carta a sorpresa

26 ottobre 2016
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CAGLIARI. Rastelli è sicuro che le ferite lasciate dalla Fiorentina si sono già rimarginate. L’allenatore del Cagliari ha il dovere di essere positivo, ma sarà l’Olimpico, stasera, a dire se è così. I rossoblù affrontano un avversario, la Lazio, che nelle ultime gare pur esprimendo un ottimo calcio non è stato premiato dal risultato. Una partita che dovrà essere interpretata in modo intelligente. Ormai si è capito che se i sardi non giocano determinati e pressano alti, rischiano di farsi del male. Un concetto sul quale il mister batte da mesi ma che evidentemente non è stato ancora del tutto metabolizzato. Quando la squadra si allunga e perde le distanze tra i reparti va nel pallone e subisce. Oggi, guai a commettere questo errore. I biancocelesti hanno armi devastanti in attacco.

Rastelli cambia. Il tecnico del Cagliari ha annunciato quattro novità nella formazione. Una potrebbe essere il rientro di Ceppitelli al centro della difesa. L’altra, l’arretramento di Isla e l’inserimento di Munari a centrocampo. La terza Barella trequartista al posto di Di Gennaro; l’ultima Melchiorri al fianco di Borriello in attacco. Ma non è tutto così scontato. In difesa potrebbe esserci spazio per Capuano, così come in attacco non è da escludere a priori l’utilizzo dal primo minuto di Giannetti. Rastelli non ha messo le carte sul tavolo, si è riservato di decidere dopo l’allenamento di rifinitura che la squadra sosterrà stamane nella capitale. La cosa importante sarà l’approccio e stare sul pezzo per tutta la partita, evitando che ci siano momenti nei quali si spegne la luce. Se succedesse, il rischio è quello di tornare a casa con la cassaforte vuota.

I biancocelesti. Simone Inzaghi è riuscito a trasmettere serenità e dare un’identità a una squadra che i tifosi hanno abbandonato per protesta contro il presidente Lotito. La Lazio poteva avere qualche punto in più dei 15 messi insieme finora. Oggi il tecnico schiera una formazione molto offensiva con Felipe Anderson, Immobile e Keita che formano un tridente di grande qualità, al quale non bisognerà concedere spazi per non pagare le conseguenze. Ma anche Lulic e Milinkovic Savic sono centrocampisti più abili nella fase di possesso che in quella senza palla. Ed è proprio questo il limite che la Lazuo ha mostrato nella prima parte della stagione. Se viene presa in velocità rischia tantissimo. Il Cagliari potrebbe approfittarne.

I precedenti. L’ultima volta che il Cagliari ha giocato all’Olimpico con la Lazio è stata due stagioni fa. 4-2 per i biancocelesti con doppietta di Klose e reti di Mauri, João Pedro, Ederson e autogol di Braafheid. I padroni di casa hanno vinto le ultime cinque sfide contro i sardi. L’ultimo successo dei rossoblù risale alla stagione 2009-2010: 0-1 grazie a un gol di Matri. Il pareggio manca all’Olimpico da 10 anni, quando la gara si è chiusa senza gol.

L’arbitro. Celi di Bari è una sorta di portafortuna per i rossoblù. Con il fischietto pugliese lo score è il seguente: otto vittorie, due pareggi e tre sconfitte. Mentre la Lazio ha ottenuto sei successi, altrettanti pari e due ko. Sono solo numeri ma il Cagliari si augura di allungare la serie positiva con questo direttore di gara. Sarebbe una bella risposta dopo la lezione subita dalla Fiorentina che non ha affievolito l’entusiasmo della tifoseria, ma forse ha moderato l’euforia (elemento pericoloso nello sport) che ha accompagnato l’exploit contro l’Inter. Oggi è un’altra storia, i rossoblù hanno tanta voglia di riscatto. Può fare la differenza.

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