La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Dinamo

Champions League, Banco di Sardegna in Ungheria: missione possibile

di Andrea Sini
Clima sereno durante l’allenamento di ieri in Ungheria
Clima sereno durante l’allenamento di ieri in Ungheria

Basket, oggi alle 18 i sassaresi fanno visita allo Szolnoki Olaj nella seconda giornata di coppa: il colpaccio non è un’utopia

26 ottobre 2016
3 MINUTI DI LETTURA





Dimenticare Desio, tenendo magari a mente almeno una parte della lezione ingoiata domenica sera in Lombardia. Le classifiche viaggiano a compartimenti stagni, ma il morale e la condizione no, così dopo la seconda sconfitta in campionato oggi la Dinamo porterà con sé in Champions League tutto quello che serve per provare a ottenere la prima vittoria esterna della stagione. Questo pomeriggio alle 18 sul parquet della Tiszaligeti Sports Hall di Szolnok, tranquilla cittadina cento chilometri a sud di Budapest, i giganti allenati da Federico Pasquini faranno visita allo Szolnoki Olaj, già affrontata lo scorso anno in Eurocup.

Nelle mente e nelle gambe, nonostante le ovvie dichiarazioni di fine gara (“Cantù è un capitolo chiuso”), i sassaresi porteranno le scorie di una partita che ha sbattuto loro in faccia una realtà meno rosea di quanto forse ci si attendeva. Contro una squadra dalla fisicità dirompente nei ruoli “alti”, l’assenza di Tau Lideka è stata pagata a caro prezzo dalla Dinamo, che non ha trovato dagli esterni, in particolare gli americani, la prestazione sopra le righe indispensabile per riequilibrare il gap di partenza.

Oggi il centro lituano ci sarà e, in aggiunta, lo Szolnoki non sembra avere la stessa dotazione di chili, muscoli e atletismo della batteria di lunghi canturina. Ma per vincere fuori casa in campo continentale serve in ogni caso una prestazione maiuscola a livello di approccio, intensità e movimenti in campo. Esattamente quanto visto una settimana fa, nel primo impegno di coppa contro i polacchi dello Stelmet Zielona Gora.

Quella ungherese resta comunque una squadra da non sottovalutare, a dispetto del risultato dell’esordio in Champions League, che ha visto gli uomini di coach Stojan Ivkovic soccombere in casa dell’Aek Atene con un pesantissimo -43. Lo Szolnoki Olaj ha un curriculum continentale consolidato, ha vinto sette campionati nazionali (trionfando in 5 delle ultime 6 stagioni) e 6 coppe di Ungheria. In questa stagione nella lega ungherese è ancora imbattuto, con 3 vittorie in altrettante partite, e arriva all’impegno odierno con il morale alto per il successo interno per 88-78 contro lo Szombathely Falco.

I ricordi che legano la Dinamo alla Tsiszaligeti Sports hall non sono dolcissimi: lo scorso gennaio, nel primo confronto della Last32 di Eurocup, la squadra allora allenata da Marco Calvani compromise tutto con un primo quarto da incubo (23-8), per poi perdere di 11 (86-75), senza essere mai stata veramente in partita. Uno scivolone a cui seguì comunque una netta vittoria al PalaSerradimigni nel match di ritorno, a febbraio (90-74), con – udite udite – la bellezza di 12 punti realizzati da “ameba” Petway.

Il percorso del primo turno di Champions League è lungo 14 partite, ma con quattro posti in palio per il secondo turno (più ulteriori ripescaggi) vincere oggi e trovarsi a punteggio pieno dopo due gare significherebbe fare un enorme passo avanti verso il passaggio del turno.

Anche quella ungherese, come la Dinamo, è una squadra che ha cambiato molto, anche se tre quinti dello starting five sono gli stessi: l’ala piccola Wittman, la talentuosa guardia Vojvoida, che nei due confronti segnò complessivamente 36 punti, e l’altro esterno Borisov. Una squadra certamente più corta della Dinamo (nell’ultimo match di campionato coach Ivkovic ha praticamente utilizzato solo otto uomini), ma abbastanza bilanciata e ben assortita. Occhi aperti, dunque, e massima intensità: questa è una missione possibile.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
La nota

Sanità, l’assessore richiama le Asl: «Tutte le nomine sono bloccate»

Le nostre iniziative