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Ferraro e la Giornata Tipo «La scriverò su Sardara...»

Ferraro e la Giornata Tipo «La scriverò su Sardara...»

SASSARI. Raffaele Ferraro, è un bolognese classe 1981, ha studiato all’Università della Dotta, gli piace il basket, gli piace molto ed è presidente, diesse, playmaker, centro, massaggiatore e unico...

22 ottobre 2016
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SASSARI. Raffaele Ferraro, è un bolognese classe 1981, ha studiato all’Università della Dotta, gli piace il basket, gli piace molto ed è presidente, diesse, playmaker, centro, massaggiatore e unico custode de “La Giornata Tipo”, pagina facebook da quasi 234mila “mi piace” letta da oltre 3 milioni di persone a settimana, fenomeno mediatico vincente declinato in sito internet, profilo twitter e Instagram.

Come nasce la Giornata Tipo?

«Nasce per caso: questa risposta è un po’ odiosa ma La Giornata Tipo è realmente nata per caso. Era il 2011, facebook stava facendo il boom in Italia e ho deciso di aprire un mio spazio per parlare della mia più grande passione: il basket. Per il compleanno dei miei migliori amici, invece di scrivere dei banali auguri mi inventavo una giornata tipo ad hoc per prenderli in giro. Ho pensato di iniziare a scrivere le giornata tipo dei personaggi del basket. Sono partito con Lebron James e Pianigiani, ho schivato querele e avvocati arrivando indenne sino ad oggi».

Cos’è una Giornata Tipo?

«Spiegazione tecnica: è il racconto didascalico, in ordine temporale, dell’ipotetica giornata che trascorre una determinata persona. Spiegazione meno tecnica: è una presa per il c... ad un determinato personaggio».

La più bella? Significativa? Quella ancora da scrivere?

«Quella del giocatore da campetto è quella che ho sentito più mia. Ho chiuso gli occhi, ho pensato alle centinaia di pomeriggi passati sull’asfalto e l’ho scritta. La più significativa quella di Tim Duncan perché Ginobili e Messina mi hanno detto che sono morti dalle risate, mentre mi piacerebbe raccontare la Giornata Tipo dell’evoluzione del basket italiano: vorrebbe dire che il nostro movimento ha fatto un grande salto di qualità».

Anche Sassari ha avuto la sua Giornata Tipo...

«Me la ricordo bene. È stata in occasione della vittoria della prima Coppa Italia: ore 19,10 Caleb Green arriva in aeroporto col suo bagaglio a mano, Marques Green».

La Giornata Tipo della Dinamo 2016-’17?

«Ore 10, Brian Sacchetti contatta la redazione di Chi l’ha visto: non trova più suo padre. Ore 13 un’equipe di scienziati del Cern, dopo aver scoperto il bosone di Higgs, è alla ricerca del collo Johnson-Odom. Ore 20, Sardara denuncia Mediaset Premium perché sta trasmettendo la Juventus e non la Dinamo in Champions League».

Un biancoblù cui varrebbe la pena dedicare una Giornata Tipo?

«Assolutamente Sardara. Anzi, la vorrei scrivere con lui».

Quanto è importante la comunicazione nel basket?

«Fondamentale come marketing, eventi, promozione, programmazione etc. È lo strumento attraverso cui si arriva all’appassionato, allo sponsor, a qualsiasi entità abbia a che fare col basket. Ma il modo in cui si arriva è di fondamentale importanza. Se arrivi nella maniera sbagliata perdi consensi, appetibilità, credibilità. Se arrivi nella maniera giusta crei un canale diretto per interagire con chi vuoi. I social? sono il primo strumento di comunicazione al mondo. Chi li sa usare crea valore. Un valore ancora molto sottovalutato nel basket italiano».

La Serie A 2016-’17?

«Inaspettatamente vincerà Milano».

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