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C’è Napoli-Roma, fuori i secondi

C’è Napoli-Roma, fuori i secondi

Domani l’anticipo che eleggerà la formazione anti-Juve Sarri deve sostituire Milik, Spalletti pensa solo al successo

14 ottobre 2016
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NAPOLI. Quanto peserà l'assenza di Milik? Il Napoli è davvero l'unica anti-Juve? Il fortino del San Paolo reggerà all'urto della Roma? Sono tanti gli interrogativi a cui deve rispondere il Napoli di Maurizio Sarri nella supersfida di domani contro la Roma.

Un derby del sole ormai da molto tempo oscurato dalla morte di Ciro Esposito e dal perdurante odio tra i tifosi napoletani e romanisti, che anche domani non potranno entrare al San Paolo. Sulle tribune ci sarà però il pubblico azzurro delle grandi occasioni che vuole un'altra vittoria convincente contro una grande dopo quelle su Milan e Benfica. E il Napoli di Sarri deve darla: il ko di Bergamo arrivato prima della pausa pesa sulla classifica del club azzurro che non vuole perdere contatto dalla Juventus.

Per farlo, il Napoli conta anche sul fattore-Fuorigrotta dove è imbattuto dal maggio 2015. Per vincere ancora, Sarri è impegnato in queste ore in una attenta valutazione dei muscoli dei tanti reduci dalle nazionali, per fare le scelte di formazione. I dubbi sono principalmente due: in difesa Maksimovic se la gioca con Albiol, rientrato in gruppo, mentre a sinistra si ripropone il ballottaggio tra Insigne e Mertens. Per il resto, ruoli definiti a cominciare dalla difesa, dove Hysaj presidierà la corsia di destra: «Siamo una grande squadra - ha detto l'albanese - e daremo il 100% contro la Roma. Siamo arrabbiati per il ko di Bergamo e vogliamo vincere per dedicare la vittoria a Milik, ma siamo anche sicuri che Gabbiadini saprà sostituirlo benissimo, è un grande giocatore».

La Roma aspira al massimo in vista della trasferta, ben sapendo che un passo falso pregiudicherebbe forse irrimediabilmente le ambizioni scudetto. Ambizioni che, nonostante il divorzio consumato da poco, coltiva anche l'ex ds Sabatini, passato a Trigoria per salutare la squadra tornata al completo col rientro di tutti i nazionali. Una vittoria a fine stagione, infatti, sarebbe figlia anche delle sue scelte di mercato, oltre ovviamente al lavoro di Spalletti.

Il tecnico toscano sta studiando la formazione migliore da mandare in campo, partendo dalla certezza di schierare tra i pali il polacco Szczesny, dispiaciuto per la mancata sfida a distanza con Milik, finito ko proprio in nazionale.

«In questi casi le rivalità si mettono da parte. Per me è soprattutto un amico che sta attraversando un momento molto brutto - le parole del portiere -. Certamente per noi si tratta di una partita molto importante, non soltanto perché affrontiamo una squadra che ci precede in classifica di un punto, ma anche perché arriviamo da un buon momento».

In realtà, una sconfitta al San Paolo sarebbe pesantissima da smaltire e potrebbe condizionare anche i successivi impegni ravvicinati che attendono i giallorossi (7 gare in poco più di tre settimane tra Serie A ed Europa League). Per questo a Trigoria i giocatori hanno in mente un unico pensiero.

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