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Giovane e vincente, per il Calangianus è un momento d’oro

Giovane e vincente, per il Calangianus è un momento d’oro

Intervista all’allenatore della rinascita Alessandro Sassu: «Il torneo di Eccellenza è tostissimo, ma diremo la nostra»

12 ottobre 2016
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CALANGIANUS. Il Calangianus da alcune stagioni è diventato un protagonista del campionato di Eccellenza. Quest’anno, dopo quattro giornate, è secondo in classifica a conferma di un trend più che positivo. L’artefice di questo nuovo corso giallorosso è mister Alessandro Sassu, 30 anni calangianese doc, un giovane con trascorsi calcistici non di primissimo livello che, prendendo coscienza dei suoi limiti, ha maturato l’idea di puntare ad un traguardo: allenare il suo Calangianus. Impresa che solo alcuni affermati calciatori giallorossi avevano realizzato in passato.

Primi passi in una squadra giovanile lurese, breve parentesi nella juniores del Firenzuola in Toscana e poi rientro a casa per altri due anni sulla panchina juniores. Patentino Uefa B, aggiornamento continuo con corsi a Coverciano e Salsomaggiore. Poi un gruppo di amici, giovani come lui, prende in mano la società e Sassu, con coraggio, ne assume la guida tecnica.

Acquisti mirati, giocatori arrivati a giugno, niente spese pazze ma roispetto degli impegni ed ecco l’anno scorso un bel campionato. In classifica la squadra si piazza all’ottavo posto dopo avere assaporato, per un paio di domeniche, anche l’aria frizzante della vetta. Quest’anno la società vuole ripetersi e, se possibile, migliorarsi. «Voglio innanzitutto – racconta Sassu – creare una nuova mentalità. Sono in piena sintonia con la dirigenza e abbiamo le idee chiare. Il Calangianus non può essere, per la sua storia, una squadra che si deve salvare all’ultima giornata. Vogliamo ben figurare, puntare alle prime piazze, che non vuol dire aspirare alla serie D, non più possibile, da un puynto di vista economico, per un centro come il nostro».

Chi sceglie i giocatori? Anche quest’anno avete cambiato tre quarti di rosa e sembra con successo.

«Con i dirigenti ci muoviamo a maggio. Abbiamo scelto ragazzi di cui abbiamo ottime referenze. Abbiamo pescato dalle serie inferiori (Bruno), e scommesso su giocatori validi anche se retrocessi (Carboni e Urgias), su un uomo di esperienza come Pulina , su giovani in gamba come Mossa, Cardella ed il maturato Muroni nonché Bazzoni . Ottime scelte. E poi sta recuperando Mellino. Ci faremo rispettare senza spacconerie ma con una nuova mentalità».

Che campionato vi aspettate?

«Mi pare un campionato di livello come era anni fa. Budoni, Tortoli, Tergu, Castiadas sono veri squadroni, e mi sembra che il Tortolì voglia subito farsi valere».

È il Calangianus?

«Siamo partiti bene. Ma non illudiamoci per la vittoria di Cagliari. Certi regali le altre difese non ce li faranno più. Ora abbiamo tre gare impegnative con Budoni, fuori casa il Tergu, poi il Castiadas al Signora Chiara. Un trittico che ci dirà la nostra misura».

Oggi giocherete con il Valledoria per la Coppa Italia.

«Ecco la Coppa Italia può essere per noi un bel traguardo da conquistare. Vogliamo provarci, a cominciare da questa sera»

Pietro Zannoni

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