La Nuova Sardegna

CARLOFORTE. Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia e la sconfitta a Terralba, il Carloforte, in terra amica, è chiamato a verificare le reali qualità della squadra. L’avversario di turno è il Carbonia: sapore di derby. E la partita non ha tradito le aspettative.

Il Carbonia fa prevalere le doti migliori: qualità, esperienza e compattezza; ed è subito possesso palla. Ma il Carloforte si difende bene e senza troppi affanni; tant’è che la rete del Carbonia arriva inaspettata, al 14’, su punizione di Demontis che sorprende Accinelli.

Il vantaggio suggerisce ai minerari di controllare la partita. Grave errore. I tabarkini non chiedono di meglio e fino al 90’ fanno vedere i sorci verdi al più quotato avversario.

Al 27’ occasionissima per Floris il cui piattone, da pochi passi, supera la traversa. Allora ci pensa l’argentino Rojas, il migliore in campo, che con i suoi dribbling e le sue serpentine fa impazzire la difesa del Carbonia che per fermarlo deve ricorrere sempre al fallo; e la sua punizione dal limite, al 44’, mette i brividi a Bove che si salva in angolo.

Nella ripresa non cambia il copione e il Carloforte pareggia al 54’ con Sanna che ruba palla a Bove, e, se pur atterrato dal portiere ospite, riesce a segnare. Ma l’arbitro non concede la rete per un precedente fallo di Sanna che nessuno pare abbia visto.

I tabarkini non si danno per vinti e all’80’ Cimmino ha l’occasione, su rigore, di ottenere il meritato pareggio: Bove è spiazzato ma la sfera sbatte sul palo. La partita finisce qui. “Il risultato è molto bugiardo - ripete sconsolato Tony Poma - “ ma sono soddisfatto della prova offerta dai miei ragazzi”. “ Il pari” ,commenta Marongiu, “sarebbe stato il risultato più giusto”. Tanta amarezza, dunque, per una gara dalla quale si poteva tranquillamente almeno un punto. Ma anche la certezza che la squadra tabarkina in altre situazioni può fare molto di meglio. Il Carloforte, c’è.

Enrico Gattuso