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Cuore Italia, la Spagna non passa

di Angelo Di Marino
Cuore Italia, la Spagna non passa

Le Furie Rosse spaventano gli azzurri. Liscio di Buffon, pareggio di De Rossi su rigore

07 ottobre 2016
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TORINO. Una frenata. Senza cappottare, però. Anzi, l’Italia formato Ventura per poco nel finale non porta a casa i tre punti dopo aver sofferto per quasi tutta la gara. Arriva un pari, frutto di uno svarione di Buffon, di un rigore trasformato da De Rossi e di qualche interpretazione arbitrale non certo favorevole agli azzurri. L’Italia (e la Spagna) mollano la testa del girone adesso nelle mani dell’Albania di De Biasi.

La partenza è tutta per gli spagnoli che incalzano e a tratti non fanno vedere palla ai nostri. Al 22’ però cambio forzato per Lopetegui che perde per infortunio Alba. Lo rimpiazza Nacho. Passano tre minuti e Buffon dice “no” a Piqué. Il nostro capitano blocca senza problemi il colpo di testa del centrale iberico.

Dopo meno di mezz’ora doccia gelata anche per l’Italia: si fa male Montolivo che lascia il campo dolorante al ginocchio per un colpo. Al suo posto Bonaventura che si piazza a destra, Parolo invece cambia mattonella. A centrocampo il dinamismo non manca.

La partita è un monologo degli spagnoli che con il loro giro palla nascondono letteralmente i corridoi liberi ai nostri, impegnati con ordine ma anche sofferenza a tappare i buchi davanti a Buffon. La difesa azzurra soffre i continui e precisissimi fraseggi dei trequartisti spagnoli ma il reparto si dimostra compatto come al solito con Romagnoli subito in palla. Scintille tra Diego Costa e Bonucci nel finale della prima frazione, giallo per lo spagnolo che usa mani e braccia come un pallanuotista e lo fa sotto gli occhi dell’arbitro.

Nella ripresa dieci minuti e la Spagna passa. Infilata di Iniesta per Vitolo che accelera sul filo del fuorigioco mentre Buffon gli va incontro ma liscia completamente l’uscita. Lo spagnolo, preferito a Callejon nell’undici iniziale, infila a porta vuota. È una mazzata. Ventura punta sui suoi ragazzi e mette dentro Immobile richiamando Pellè che se ne va in panchina senza stringere la mano al commissario tecnico.

Diego Costa viene risparmiato dall’arbitro che dovrebbe buttarlo fuori per doppia ammonizione, Lopetegui non perde tempo e lo fa uscire dal campo prima che sia troppo tardi. Immobile prova a combinare qualcosa in avanti e in effetti un paio di occasioni arrivano ma De Gea non deve mai intervenire. A un quarto d’ora dalla fine, dentro anche Belotti che prende il posto di Parolo. È il tutto per tutto di Ventura targato più che mai Toro.

Nell’arruffato forcing che ne vien fuori ci scappa il rigore che raddrizza la serata. Eder prova ad andarsene nel cuore dell’area spagnola, Sergio Ramos lo affronta e lo aggancia. Brych prima fa finta di nulla, poi si ravvede e assegna il rigore senza però ammonire (per la seconda volta) l’autore del fallo. De Rossi spiazza De Gea dal dischetto. Mancano meno di dieci minuti e la squadra di Lopetegui accusa il colpo. Immobile è scatenato ma finisce in fuori gioco mentre Belotti la mette dentro. Gol annullato. Finisce 1-1 e Ventura si accontenta: «Ci voleva un pizzico di personalità in più. Se vogliamo possiamo». Non c’è tempo per i rimorsi. Domenica c’è la Macedonia. Obbligatorio vincere.

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